ISRSCT(Meldola, 31 maggio 2016) Le differenze tra i due sessi a livello biologico, psicologico, culturale e sociale, svolgono un ruolo significativo anche nella cura dei tumori. Per approfondire il tema la Federazione Italiana Arti Professioni Affari (FIDAPA) sezione Forlì, in collaborazione con l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) IRCCS, ha organizzato questo importante Convegno, non deludendo le aspettative. Introdotte dal Direttore scientifico IRST IRCCS Dino Amadori e da Silvana Catani e Nadia Masini di Fidapa, che ringrazio dell’invito, si sono succedute relazioni di alto profilo medico-scientifico a dimostrare la necessità di una migliore conoscenza di tutte le differenze di genere, per la ricerca della maggiore efficacia terapeutica accompagnata da una minore tossicità e per poter intervenire con cure realmente appropriate.

Meldola_Roberta_mag16Sotteso agli interventi delle relatrici e relatori, dal Direttore di Prevenzione Oncologica dell’AUSL Romagna Fabio Falcini, al responsabile Unità Farmacologia clinica e Farmacogenetica dell’azienda Ospedaliero Universitaria Pisana Romano Danesi, il concetto che dall’applicazione della medicina di genere deriva un migliore utilizzo delle terapie per uomini e donne e lo sviluppo di nuovi trattamenti, personalizzati e meno invasivi. Anche gli studi oncologici infatti, nel corso dei decenni, sono stati squilibrati sull’uomo, mentre la gran parte della letteratura più recente evidenzia che il genere (comprensivo degli aspetti ambientali e culturali) influenza l’esito e la terapia delle malattie neoplastiche, tanto che tale variabile dovrebbe essere inclusa in tutte le sperimentazioni sia cliniche sia pre-cliniche. Nelle mie conclusioni, l’impegno della Regione a qualificare la Sanità per la maggiore appropriatezza della prevenzione e della cura, senza le quali non si può parlare di tutela della salute, della donna e della bambina così come dell’uomo e del bambino.