(Fidenza, 30 maggio 2016) 70 anni fa l’Italia conquistò il suffragio universale e le donne poterono per la prima volta votare ed essere elette: le nuove amministratrici comunali e le 21 deputate dell’Assemblea Costituente fecero finalmente il loro ingresso sulla scena politica e istituzionale portando un contributo fondamentale alla nostra Repubblica, appena nata anche grazie al voto femminile. In questi giorni vicini alla Festa del 2 giugno, i Comuni emiliano-romagnoli stanno celebrando la ricorrenza, riempiendo di contenuti attuali quel decisivo passaggio democratico. Anche Giunta e Assemblea della Regione celebrano il 70° della partecipazione politica femminile, coinvolgendo 38 Comuni nell’iniziativa “Madri della res publica”, che culminerà in un convegno a Bologna il 27 giugno, giorno di compleanno della Legge quadro regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere.
A Fidenza sono stata invitata ad un Consiglio comunale straordinario, chiesto dai Gruppi di minoranza, per approfondire con gli eletti e le elette quel tessuto di valori e conquiste di democrazia che uniscono le generazioni. Aperto dal presidente del consiglio Amedeo Tosi, che ha ricordato il mese di marzo 1946, quando le donne esercitarono il loro diritto alle prime elezioni amministrative del dopoguerra, ha visto numerosi interventi a ricordare le esperienze di donne come Mara Colla, prima sindaca di Parma, di partigiane come Marisa Ombra, di tante altre che con il loro sacrificio hanno regalato a tutte noi i diritti che esercitiamo da settant’anni e per cui non dobbiamo smettere di combattere. L’assessora Alessia Frangipane ha sottolineato l’importanza delle norme paritarie
(«se sono qui è perché c’è una legge che impone la parità in giunta») e dell’azione culturale. Al termine della seduta è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che promuove politiche concrete a livello nazionale ed europeo per l’effettiva parità di genere, e che impegna il sindaco a celebrare, il prossimo 8 marzo, festa della donna, la “giornata delle pari opportunità”.
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