(Parma, 28 maggio 2016) Importante il convegno di approfondimento sulla sclerosi multipla dell’Azienda Usl parmense in collaborazione con l’associazione Medicina Europea di Genere. Si è trattato con grande competenza di questa invalidante malattia del sistema nervoso centrale, prima causa di disabilità nelle persone giovani, che colpisce più le donne che gli uomini con un rapporto di 3 a 1. Nel ringraziare dell’invito sia la presidente di MEG Patrizia Stefani che il direttore del Polo Neurologico interaziendale Enrico Montanari, ho messo in rilievo il recente impegno della Sanità regionale nel formare i suoi operatori all’approccio alla salute basato sul determinante di genere, che dovrà trovare linee guida puntuali nel prossimo Piano Sanitario, in coerenza con le politiche di equità perseguite dalla Regione anche relative all’attuazione della legge sul caregiver familiare.
Il tema dell’appropriatezza della cura, del farmaco, dell’assistenza clinica e terapeutica è centrale in un sistema virtuoso e sostenibile, che recepisca le conoscenze scientifiche per fare prevenzione personalizzata e per costruire modelli assistenziali adeguati alle diverse disabilità uomo-donna. A dimostrare che la sclerosi è “malattia di genere” e come tale va diagnosticata e affrontata, gli interventi di specialiste quali la neurologa Maria Rosaria Tola e di esperte come Fulvia Signani. Significativa la partecipazione dell’on. Paola Boldrini, a motivare la necessità della medicina di genere quale criterio base del Servizio Sanitario Nazionale così come proposto nel testo di legge che ne prevede l’introduzione organica e uniforme. Sono intervenuti a rafforzare tutti questi obiettivi di qualità anche i parlamentari Pagliari e Maestri e i miei colleghi consiglieri Alessandro Cardinali e Barbara Lori. Grazie! #noicisiamo
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