Scandiano_1°maggio2016(1° maggio 2016) Una giornata ricca di incontri per celebrare la Festa dei lavoratori, iniziata alla Festa dell’Unità di Scandiano dove ho preso parte al tradizionale pranzo di comunità assieme alla collega Ottavia Soncini. Portando il nostro saluto ai tavoli, a cui sedevano più di quattrocento commensali, abbiamo incrociato storie ed esperienze personali di lavoro e di vita, abbiamo condiviso riflessioni politiche e speranze legate ad una ripresa economica ancora difficile. E’ vero che lo stato dell’occupazione in Emilia-Romagna sta lentamente migliorando: scende di 0,6 punti e va al 7,7% il tasso di disoccupazione, cresce sia l’occupazione femminile che maschile, rispettivamente al 60.4 e 74.2%, mentre in Italia la percentuale media di donne occupate risulta del 47.6%, per gli uomini del 66%. Preoccupante resta però ovunque la disoccupazione giovanile che nel Paese risulta al 37,9% e in Emilia registra quasi 150.000 occupati in meno dall’inizio della crisi nella fascia di età dai 25 ai 34 anni.

ReggioEmilia_1°maggio2016Tutti i temi più attuali del lavoro, dai contratti da rinnovare – come quello del pubblico impiego – ai diritti del trattamento pensionistico, sono stati affrontati a Reggio Emilia nelle manifestazioni organizzate da Cgil-Cisl-Uil. Sul palco è stato citato positivamente il Patto per il lavoro che la Regione ha sottoscritto nel 2015 con parti sociali, categorie ed Enti locali, riconosciuto quale strumento di sviluppo da consolidare in un’alleanza ancora più stretta fra istituzioni e mondo economico. Ho ascoltato con attenzione, come sempre, il discorso di Maurizio Landini, le sue critiche e proposte, alcune condivisibili, altre superate da un mercato del lavoro in cui le opportunità in particolare per le nuove generazioni devono essere costruite con tutti gli strumenti utili, comprese le misure flessibili. L’unico elemento, sottolineato dal Segretario della Fiom, che mi trova completamente d’accordo, è la necessità che il Governo non si chiuda al dialogo con i rappresentanti dei lavoratori. Perché il PD potrà essere accusato di qualunque cosa… ma non di non essere democratico.