Reggio_RotaryOKOK_21apr16(Reggio Emilia, 21 aprile 2016) Nel mese dedicato alla salute materna ed infantile, i club Rotary e Soroptomist reggiani hanno organizzato una serata per il MIRE, invitando ad intervenire i sostenitori del progetto sin da quando era ancora un sogno: dal Prof. Giovanni B. La Sala, Direttore di Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria Nuova, alla presidente di CuraRe onlus Deanna Ferretti Veroni. Nel mio intervento ho sottolineato la coralità del nostro impegno che, grazie ad una collaborazione convinta, innovativa e determinata tra istituzioni e privato sociale, ci ha portato oggi a toccare con mano questo grande progetto di comunità. E’ stata la direttrice generale dell’Arcispedale Antonella Messori ad annunciare entro l’anno il bando per la costruzione del Mire, ricordando le tappe percorse dal 2010 – con il primo atto di indirizzo alla Giunta regionale che promuoveva l’Ospedale della donna e del bambino – sino ai due finanziamenti di 14 e 11 milioni stanziati dalla Regione. Un’”impresa” rappresentata anche in questa brochure, messa a disposizione dai presidenti del Rotary Riccardo Zucco e del Soroptimist Olga Pattacini.

Reggio_MIRE_panoramicaIl nuovo dipartimento dedicato alla tutela e cura della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino, sorgerà dunque in un edificio composto da 5 piani per complessivi 16.000 mq, accanto al nuovo Centro CORE di oncoematologia che sta per essere inaugurato. La direzione ospedaliera sta verificando la piena rispondenza del bando alle nuove regole sugli appalti ma, se tutto si svilupperà secondo i piani, la prima pietra del MIRE sarà posata all’inizio del 2017. Per completare le strumentazioni cliniche, oltre agli stanziamenti pubblici servirà un’altra decina di milioni, su cui non mancherà la collaborazione e l’attivismo straordinario di CuraRe. Come ha spiegato il professor La Sala, nei percorsi nascita e salute, comprese le diagnosi prenatali e gli interventi su eventuali malattie genetiche, sarà sempre al centro la cura della persona. Le mission del Dipartimento saranno numerose, con spazi e tecnologie d’avanguardia adeguati a garantire non solo la miglior assistenza, ma anche la formazione del personale sociosanitario e una ricerca continua.