(Bologna, 9 marzo 2016) Attuare la legge per la parità e contro le discriminazioni di genere è per noi un lavoro a 360° che chiama in causa soggetti pubblici e privati in ogni campo. Oggi in Commissione abbiamo presentato una collaborazione innovativa e di qualità, che ci permette di strutturare i contorni scientifici di una materia che non si può più improvvisare. Si tratta di un accordo quadro tra l’Assemblea legislativa e il Dipartimento di lingue, letterature e culture moderne dell’Università di Bologna che impegna rappresentanti dell’Assemblea – in particolare componenti della Commissione – a svolgere la “funzione di referenti esterni sui temi delle politiche di genere per gli studenti”, a partecipare ad “incontri di supervisione dell’operato dei dottorandi”, a lavorare col Dipartimento su progetti europei relativi alla parità nei diritti di cittadinanza. Previsti nell’accordo anche “tirocini formativi in Assemblea legislativa” e la partecipazione di studentesse, studenti e docenti a iniziative, conferenze e sedute regionali.
A presentarlo abbiamo chiamato la professoressa Lilla Crisafulli, coordinatrice per UNIBO del Master Erasmus Mundus Gemma (Master in Women’s and Gender Studies) e già referente del progetto di Dottorato EDGES a cui partecipai un paio di anni fa apprezzandone gli obiettivi: integrare diversi contesti geografici, storici e socio-politici grazie alla sinergia di università partners europee che offrono differenti esperienze di empowerment femminile e studi di genere non solo per creare nuove competenze di eccellenza scientifica, ma per inserirle nel mondo delle imprese, della pubblica amministrazione e del sociale. Sono convinta che da questo accordo e convenzione col Dipartimento scaturirà un avanzamento in termini di formazione di genere del personale politico e amministrativo, di nuove alte professionalità, di una maggiore ed autorevole diffusione della cultura antidiscriminatoria.
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