(Cesena, 7 marzo 2016) All’Istituto Professionale Comandini la Giornata della Donna anticipa di un giorno e coinvolge alla grande i suoi cinquecento studenti. Prima un Flash mob contro il femminicidio e poi un convegno dal titolo “Desdemona e le altre” per lasciare spazio alle riflessioni, alle domande e agli approfondimenti. Lo stesso direttore scolastico Francesco Postiglione ha spiegato la scelta del personaggio shakespeariano, in quanto donna complessa che supera la moralità sessuale dell’epoca e coraggiosamente ridefinisce il suo ruolo, per poi essere uccisa dal marito reso folle da un gioco di potere di cui lui stesso è vittima. Encomiabile davvero l’iniziativa di sensibilizzare in questo modo ragazze e soprattutto ragazzi di un Istituto scolastico prettamente maschile e di grande importanza la sua adesione alla campagna Noino.org, che si rivolge e coinvolge direttamente gli uomini per contrastare la violenza.
Con il patrocinio di Regione e Comune di Cesena la giornata, organizzata tra gli altri dall’amica insegnante Emma Serpa, ha visto anche letture di poesie o brani scelti dagli studenti e la proiezione del docufilm di Daniel Mercatali “Anima spenta”. Assieme a Davide Conti, consulente presso l’Archivio Storico del Senato della Repubblica, ho risposto alle tantissime domande suscitate dal tema di una violenza di genere che scaturisce dal possesso e dal potere, da una cultura distorta che usa le donne nascondendosi dietro stereotipi che ancora oggi chiamiamo “gelosia”. Chiamata in causa dunque l’origine stessa della violenza nelle sue tante sfaccettature, le discriminazioni che uccidono il principio di uguaglianza, il rispetto reciproco, l’autodeterminazione delle persone e i loro diritti.
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