IMG_Roberta(Modena, 2 marzo 2016) Partecipare al secondo appuntamento del ciclo di incontri intitolato “Per un alfabeto della parità” è un’occasione di straordinaria importanza per il presupposto culturale che lo ispira. Per comprendere questioni di pressante attualità e tracciarne orizzonti di concreta ed efficace trattazione a tutti i livelli, è indispensabile condividerne il linguaggio, l’interpretazione, i codici di analisi. L’obiettivo è partire tutti e tutte alla “pari”. Oggi non è così anche per quanto riguarda le molestie nei luoghi di lavoro dal momento che risultano circa un milione e mezzo le donne italiane che hanno subito nell’arco della vita forme di abuso o ricatto sessuale sul lavoro, la maggior parte tra i 25 e i 44 anni, senza poter contare la platea di quante non hanno mai raccontato o denunciato.

IMG_ok_plateaIn dialogo con la Consigliera regionale di parità Rosa Amorevole, abbiamo preso spunto dal libro di Olga Ricci “Toglimi le mani di dosso” (storia vera di una giovane giornalista) e abbiamo spaziato dal cyberbullismo all’educazione di genere e antidiscriminatoria nelle scuole, dal protagonismo delle donne nella storia, alla necessità di formazione a tutti i livelli. Il focus sulle molestie nei luoghi di lavoro ha evidenziato una realtà ancora troppo sottovalutata con dinamiche di emersione assai complesse soprattutto per le vittime. I condizionamenti di una cultura diffusa inadeguata rendono irto di ostacoli il percorso di tutela. Fondamentali dunque sono sia l’alleanza con tutti i soggetti coinvolti nella tutela delle donne lavoratrici, sia la prevenzione. Ringrazio i numerosi intervenuti e l’Assessore Andrea Bosi per l’introduzione, l’ospitalità e l’impegno. SULLA STAMPA LOCALE