Bologna_mostradonne2mar16(Bologna, 2 marzo 2016) Subito dopo l’approvazione della legge sulla Memoria abbiamo inaugurato la mostra “1946-2016: 70 anni da protagoniste” che, in ventisei pannelli, ripercorre la lunga strada delle donne nella vita pubblica dell’Italia del secondo dopoguerra, da quando poterono esercitare il diritto di voto e di elezione. L’abbiamo presentata nello spazio espositivo dell’Assemblea regionale – dove rimarrà fino al 10 giugno – con la presidente Simonetta Saliera, l’assessora alle pari opportunità Emma Petitti e Katia Graziosi, presidente di Udi-Unione Donne Italiane di Bologna, che ha fornito gratuitamente il proprio prezioso archivio fotografico e documentale. Ritengo importante la scelta di inaugurarla a ridosso della Giornata internazionale della Donna e di lasciarla a lungo a disposizione delle scolaresche in visita, quale contributo ad una divulgazione corretta e non stereotipata del ruolo che le donne hanno avuto nei processi democratici.

MostraChi vuole può leggere qui il mio contributo scritto al Catalogo della Mostra. Vera pietra miliare delle successive conquiste sociali nel nostro Paese, il diritto di votare ed essere elette può essere esercitato dalle donne solo nelle elezioni amministrative del 1946, poi al Referendum Monarchia/Repubblica e alla contestuale elezione dell’Assemblea Costituente del 2 giugno. Fondamentale e finalmente riconosciuto fu il contributo femminile nel periodo della guerra e della Resistenza al nazifascismo. Oggi in Emilia-Romagna, con la legge regionale per la parità e con le politiche di equità che stiamo promuovendo, teniamo saldo e lanciamo verso il futuro quel patrimonio di sacrifici e lotte che hanno emancipato la società italiana dalla povertà e dalla sudditanza. Nel mio intervento ho annunciato la prossima convocazione della Conferenza regionale delle Elette, tappa ulteriore del cammino di emancipazione che ancora ci attende.