(Ferrara, 5 febbraio 2016) In Italia solo il 24% della popolazione femminile pratica sport, nessuna donna è presidente di Federazione o Ente Sportivo o Disciplina Associata, le atlete non sono riconosciute come professioniste e non hanno gli stessi diritti e gli stessi introiti economici dei colleghi uomini. Eppure mai come ora le donne raggiungono importanti risultati agonistici in discipline come nuoto, tennis, scherma… Non vi sembra incredibile che Federica Pellegrini sia una “dilettante”?? Di tutto ciò e dell’impegno, in Parlamento e in Regione, per aprire una nuova stagione dei diritti che metta le donne su un piano paritario anche in questo campo, abbiamo parlato in un incontro pubblico organizzato dal PD e dalle Donne Democratiche di Ferrara coordinate da Caterina Palmonari.
La senatrice, ex campionessa olimpica, Josefa Idem è intervenuta a spiegare le sue proposte di norme nazionali che riconoscano il professionismo alle sportive e che colmino le disparità, profondamente ingiuste, ancora presenti. La Regione Emilia-Romagna non sta a guardare ma darà un contributo importante, grazie ad una imminente nuova legge sullo sport che incentivi il rinnovo degli impianti, sostenga in modo inedito l’associazionismo del settore e, non secondariamente, promuova il contrasto alle discriminazioni. Proprio il filone anti-discriminatorio ci consentirà di coinvolgere più donne e incrementare la loro partecipazione nello sport, nelle attività motorie, nel più generale campo della prevenzione, benessere e salute psico-fisica da cui troppe di noi restano escluse. La responsabile pari opportunità dello Uisp nazionale, Manuela Claysset, ha al proposito ricordato l’adesione promossa dall’Assemblea regionale, alla Carta Olympia per la parità nello sport. Sono intervenuti infine la responsabile Calcio Femminile per AIC Katia Serra e l’assessore comunale Simone Merli, che ha giustamente sottolineato come il cambio di passo della Regione debba essere acquisito fino in fondo dalle società sportive.
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