(Perugia, 16 gennaio 2016) Numerosi sono gli incontri organizzati in questo periodo dalle conferenze regionali delle donne PD per rinnovare gli organismi e, soprattutto, le proposte per una più incisiva partecipazione femminile alla vita pubblica. Nell’ambito di questo work in progress (contemporanea la riunione delle conferenze del Nord Est), le amiche umbre mi hanno invitato all’iniziativa “Democratiche in movimento. Idee e progetti per un Paese di donne e di uomini”, un confronto sui diritti, sul welfare e sugli strumenti da adottare, tra cui l’approvazione di una legge per la parità anche in Regione Umbria. Piena sintonia con la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi, con la coordinatrice Stefania Fiorucci e con tutte le intervenute, sulla necessità di guardare ai bisogni delle persone con un sguardo di genere che reinterpreta la società in modo più equo e giusto.
Dal 2011 le conferenze delle Democratiche, costituite ai vari livelli compreso quello provinciale e regionale, hanno portato nella proposta programmatica e di governo del PD temi importanti, dall’equa rappresentanza nelle istituzioni elettive, al contrasto alla disoccupazione femminile (solo il 47,2% delle donne italiane risultano occupate, con una distanza del 17,6% dalla quota maschile) in un sistema di welfare troppo debole di fronte alla crisi che continua a colpire. Perché le donne contribuiscano ad uno sviluppo economico e sociale ancora asfittico, occorrono misure più robuste di conciliazione, pari opportunità di accesso al lavoro e alle professioni, servizi pubblici adeguati. Su questi obiettivi, come su una lotta efficace agli stereotipi e alle discriminazioni, le Democratiche stanno rinnovando la loro partecipazione, autonoma per raccogliere le istanze di una società plurale, integrata però in una politica di cambiamento che parli il linguaggio dei diritti e della democrazia paritaria.
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