Bologna_Convegno_introduzione(Bologna, 25 novembre 2015) Per combattere ed eliminare la violenza contro le donne, il primo passo è l’educazione come forma fondamentale di prevenzione tra i più giovani. Educazione che deve toccare anche la sfera delle relazioni affettive tra le ragazze e i ragazzi, dove troppo spesso – come riferiscono gli stessi adolescenti – emergono comportamenti di controllo e limitazione delle reciproche libertà, ricatti, incapacità di accettare un rifiuto, dove la gelosia è spacciata per un segno d’amore o la moda di scambiarsi la foto del corpo può diventare elemento di ritorsione. Di questi temi si è discusso oggi nella Sala ‘Guido Fanti’ dell’Assemblea legislativa regionale con il contributo di esperte, al convegno “Primo Passo: educare, promosso dalla commissione Parità e Diritti delle persone e dall’Assessorato Pari Opportunità regionale. Sono intervenute la presidente Simonetta Saliera in apertura e l’assessora Emma Petitti per le conclusioni.

Bologna_Convegno_25nov15Educare per prevenire la violenza significa assumere un punto di vista non facile che richiede un alto livello di qualità, lo stesso espresso dalle ottime relatrici Alessandra Campani, Loretta Rafuzzi, Letizia Lambertini, Giulia Selmi. Implica infatti la capacità di spostare lo sguardo da una visione stereotipata a un approccio che comprenda l’educazione al genere, alla parità dei diritti e al rispetto reciproco. Rendere consapevoli le nuovissime generazioni significa anche intercettare gli strumenti giusti per trasmettere questi contenuti. Con la legge quadro sulla parità la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo azioni pervasive, strutturali e trasversali. Azioni che richiedono la responsabilità e il contributo di tanti soggetti con i quali abbiamo costruito una rete attiva e consapevole, che proprio nell’educazione investe un particolare impegno. Il nostro percorso vedrà un punto di caduta importante nel Piano regionale che sta per essere avviato, dove avranno un ruolo maggiore sia centri antiviolenza che tutti gli attori che sul territorio contribuiscono alla prevenzione. Un plauso particolare, infine, alle ragazze del Liceo Minghetti di Bologna e ai video da loro realizzati “Mi guardo senza il vostro sguardo” e “Questo non è amore. E’ possesso”.