CoopsetteLa crisi della Coopsette di Castelnovo di Sotto, dove si ipotizzano 250 esuberi, rappresenta un problema serio per il territorio dove sono nata e cresciuta e dove sono stata Sindaca per due mandati. Per i castelnovesi e per l’Emilia-Romagna, Coopsette costituisce una realtà molto importante e gli scenari che si vanno delineando suscitano forti preoccupazioni. Come consigliera regionale, in accordo con il Sindaco Maurizio Bottazzi, mi sono attivata per portare la questione all’attenzione dell’assessora regionale Palma Costi, che ha subito annunciato che convocherà l’azienda per discutere delle prospettive della cooperativa e delle iniziative da adottare a tutela dei dipendenti. La prima questione, alla quale nessuno può sottrarsi, è salvaguardare i posti di lavoro. Lo sforzo comune deve essere quello di contenere al massimo le conseguenze negative di questa crisi per i lavoratori e le loro famiglie.

Azienda, Legacoop e Istituzioni hanno il compito di individuare soluzioni e adottare tutte le misure utili. Riporto e mi associo alle parole del sindaco di Castelnovo di Sotto, che nelle scorse ore ha incontrato i sindacati per fare il punto su quanto sta accadendo. “Qualsiasi soluzione sia individuata dalla dirigenza – ha detto il primo cittadino – deve essere finalizzata alla continuità occupazionale. Questo vale sia per i settori che potrebbero essere ceduti, per quello ferroviario si parla della Margaritelli di Perugia, sia per i lavoratori che resteranno in Coopsette. Dobbiamo lavorare tutti affinché nessun lavoratore sia lasciato con la sola prospettiva della disoccupazione e perché siano attivati gli ammortizzatori necessari ed avviato un percorso di ricollocamento. E’ altrettanto importante che gli eventuali acquirenti rilancino i settori aziendali produttivi”.