Consulta(Bologna, 30 settembre 2015) Buon lavoro al nuovo presidente della Consulta Gian Luigi Molinari e al vicepresidente Alessandro Cardinali, entrambi colleghi consiglieri del PD, e un caloroso benvenuto ad Anna Lisa Poggiali, eletta quale vicepresidente in rappresentanza delle 111 associazioni di emiliano-romagnoli all’estero, distribuite in 21 Paesi. La Poggiali è originaria di Ravenna e vive con la famiglia a Salta, capitale dell’omonima provincia a nord ovest dell’Argentina, dove guida da anni l’associazione locale; quel Paese sudamericano ha visto nel ‘900 la più massiccia emigrazione dei nostri corregionali e conta infatti ben 31 associazioni registrate con migliaia di iscritti. Con questa elezione in Assemblea legislativa il Gruppo Partito Democratico, assieme a SEL e l’Altra E-R, si è fatto carico di mantenere il rapporto tra la regione e la sua storia migratoria e sociale, attuando la legge regionale di riforma L.R. 5/2015.

Consulta_vignettaAssembleaDispiace e riteniamo sbagliata la decisione delle minoranze, Lega e M5stelle in testa, di non partecipare al voto e non esprimere un loro esponente per la vicepresidenza, scelta che appare strumentale e legata più alla linea politica nazionale antagonistica al PD che non a motivazioni di merito. Ricordo che con la riforma della Consulta, l’Assemblea legislativa regionale ne assume responsabilità e competenze per dare slancio alle politiche di coesione internazionale, di promozione degli scambi culturali ed economici con l’estero attraverso la valorizzazione delle nostre Comunità, e per offrire una rete di opportunità ai giovani di oggi che emigrano in cerca di lavoro. La Regione vuole esserci in questa sfida di sviluppo e resta aperto l’impegno della maggioranza in Assemblea nel trovare una gestione della Consulta condivisa con le minoranze.

La nuova Consulta ha ora la sua guida, con la rappresentante estera e due consiglieri regionali senza indennità aggiuntive. Entro l’anno si insedierà nella sua composizione definitiva di tre rappresentanti delle autonomie locali, designati dal CAL regionale, sei rappresentanti indicati da associazioni con sede operativa permanente nel territorio regionale e che operano da almeno tre anni nel settore dell’emigrazione, quindici rappresentanti degli emiliano-romagnoli residenti stabilmente all’estero, otto giovani indicati sempre dalle associazioni all’estero e due docenti delle Università che hanno sede in Emilia-Romagna. Alla Commissione Parità e Diritti compete di dare parere in merito ai prossimi atti, il primo sarà il Regolamento dell’organismo che l’Assemblea legislativa approverà entro novembre.