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Processo Aemilia occasione per promuovere la legalità
(Bologna, 27 luglio 2015) Il processo Aemilia non deve essere solo un dibattimento giuridicamente rilevante, ma anche una grande occasione di promozione di cultura e consapevolezza contro tutte le mafie. Perché la criminalità organizzata crea ingenti danni al nostro territorio e non dobbiamo mai abbassare la guardia, come dimostrano anche gli atti vandalici compiuti a Reggio contro il centro di documentazione sulle mafie del centro sociale Papa Giovanni XXIII. L’ho ricordato questa mattina in Assemblea legislativa, dove insieme al capogruppo Stefano Caliandro e il segretario regionale del Pd Paolo Calvano ho chiesto che la Regione si costituisca parte civile nel processo Aemilia e dica come vuole utilizzare i soldi degli eventuali risarcimenti.
Nella sua replica l’assessore alla legalità Massimo Mezzetti ha detto che la giunta, con propria deliberazione n. 895 del 13 luglio 2015, ha deciso di intervenire nel procedimento penale in qualità di persona offesa, salvo costituirsi parte civile ad esito dell’udienza preliminare, conferendo incarico di rappresentanza e difesa all’avvocato Alessandro Gamberini del Foro di Bologna. Il percorso intrapreso per la costituzione di parte civile nel procedimento cd “Aemilia”, ha detto Mezzetti, è per la Regione e la comunità che rappresenta un ulteriore e significativo elemento concreto ed evidente di voler essere protagonista, in armonia con i principi costituzionali, nella promozione dell’ordinata convivenza, della legalità e contro i fenomeni d’infiltrazione mafiosa nel nostro territorio.
L’assessore ha poi detto che eventuali risarcimenti saranno utilizzati per il recupero e il riutilizzo dei beni confiscati.
robertamori2015-07-27T12:59:22+00:00
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