(Bologna, 20 luglio 2015) Un’occasione per discutere di quello che abbiamo fatto, a un anno dall’approvazione della legge quadro sulla parità dell’Emilia-Romagna, e soprattutto di quello che dobbiamo fare a livello nazionale, partendo dall’esperienza dei nostri territori. Il convegno “Parità, motore di sviluppo per far ripartire l’Italia”, promosso e ospitato dalla Regione, è stato molto di più di un convegno. L’incontro è stata una vera e propria riunione di lavoro tra le presidenti degli organismi di parità regionali, che coordino, e rappresentanti nazionali quali la consigliera di parità Franca Cipriani e la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli che, concludendo gli interventi, ha speso parole molto importanti. “Lavorerò – ha detto Valeria Fedeli – perché la legge quadro sulla parità e contro le discriminazioni dell’Emilia-Romagna diventi la base per una legge nazionale”. Una dichiarazione d’intenti che ha dato il senso a questo importante evento, che voleva proprio far riflettere sulla necessità di adottare politiche nazionali di genere.
Il convegno ha visto gli interventi dei presidenti della Regione Stefano Bonaccini e dell’assemblea legislativa Simonetta Saliera, oltre che dell’assessora alle Pari opportunità Emma Petitti, che hanno ribadito come per l’Emilia-Romagna parità e lotta alle discriminazioni siano obiettivi di primo piano. La nostra Regione si conferma un esempio per tante altre nel campo della promozione dei diritti e della lotta alle discriminazioni. Non ci culliamo sui risultati raggiunti, ma partiamo da qui, con ancora maggiore slancio, vero la piena realizzazione di una democrazia paritaria.
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