emilia-romagna-regione-535x300(COMUNICATO Bologna, 10 giugno 2015) Informativa dell’assessorato Sanità nella seduta congiunta delle commissioni “Parità e diritti” e “Politiche per la salute e politiche sociali”, presiedute da Roberta Mori e Paolo Zoffoli. I funzionari della Giunta hanno spiegato gli obiettivi della Regione nel campo della medicina di genere, la disciplina medico-scientifica che ha l’obiettivo di comprendere le differenze tra uomini e donne nell’ambito della salute, rendendo più efficaci, sicure ed economiche le cure: riduzione delle iniquità di genere, inclusione e rispetto delle diversità, obiettivi collegati a politiche rivolte all’esterno e all’interno, quindi non solo nei confronti di chi accede ai servizi ma anche di chi lavora, un processo di formazione del personale sanitario regionale. La presidente Mori ha rimarcato “l’approccio nuovo, che andrà a beneficio di tutti in quanto orientato all’appropriatezza della cura, impresso alla nostra sanità grazie al riferimento normativo ineludibile della legge quadro 6/2014”.

consultorioIn merito ai consultori familiari, sono stati illustrati i servizi: assistenza alle donne in gravidanza, educazione sessuale, contraccezione, maternità e paternità responsabile, progetti rivolti ai giovani, assistenza a donne che richiedono l’interruzione di gravidanza, menopausa, tumori femminili, infertilità e violenza di genere. In Emilia-Romagna si contano 184 consultori distrettuali (230 dieci anni fa), 38 periferici, 36 spazi giovani e 16 spazi donne immigrate e loro bambini; gli utenti che accedono a queste strutture sono stati, nel 2014, 304.000 di nazionalità italiana e 74.000 stranieri, richiedendo principalmente servizi di ginecologia, andrologia, prevenzione oncologica, controllo fertilità e prestazioni nascite. “Questo rilevantissimo patrimonio storico, scientifico, di competenze territoriali già per natura multidisciplinari – ha sottolineato Roberta Mori – deve avere uno sviluppo di lungo periodo integrandosi nell’offerta sociosanitaria delle Case della salute: fondamentale è infatti mantenere la prossimità di questi servizi”. Infine, i funzionari dell’assessorato hanno esposto il progetto “Cartella regionale della gravidanza”, un diario comprensivo di schede informative per trasmettere competenze alle donne in gestazione. Al termine degli interventi, le Commissioni hanno deciso di valorizzare il quarantesimo anniversario dalla nascita dei consultori, luoghi di integrazione sociale e sanitaria che connotano la qualità dei servizi emiliano-romagnoli.