Padova_Moretti_17mag15(Padova, 17 maggio 2015) “Lo sguardo delle donne per il nuovo welfare di comunità” è il titolo che le Donne Democratiche venete hanno scelto per una conferenza di approfondimento e iniziativa politica che ha focalizzato le priorità di intervento in relazione ai bisogni sociali di oggi. Introdotta dalla portavoce Raffaela Salmaso e dal segretario regionale PD Roger De Menech, l’assemblea ha visto l’appassionato intervento della candidata per il centrosinistra a presidente della Regione Veneto Alessandra Moretti, a cui è seguito il mio discorso di chiusura. Sta di fatto prendendo slancio un asse di lavoro tra elette e rappresentanti sociali di Emilia-Romagna e Veneto che non vuole solo rafforzare i servizi a livello locale, ma incidere su obiettivi nazionali di grande rilevanza.

Padova_17mag15Ne è esempio il Piano nazionale antiviolenza adottato di recente, su cui abbiamo precisi correttivi da apportare in sede di attuazione; ne è un esempio anche la legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere dell’Emilia-Romagna, che secondo Alessandra Moretti “costituisce l’impronta di riferimento per quella piattaforma di azioni necessarie alle donne italiane di oggi e di domani”. Dove i nostri obiettivi sono le pari opportunità nel lavoro e nelle professioni, e un effettivo potere di rappresentanza per interpretare i cambiamenti della società con la forza e la tenacia delle donne. In Veneto il tema dell’emancipazione femminile si intreccia all’emancipazione di una società intera, pesantemente condizionata dalla Lega Nord sul piano culturale ancor prima che politico. E’ indicativo che la doppia preferenza di genere nelle norme elettorali sia stata bocciata dal consiglio regionale. Una logica di retroguardia che impera da troppo tempo, un velo da squarciare per liberare le migliori e più moderne energie, capaci a loro volta di allargare gli orizzonti in una regione rimasta al palo.