(Parma, 6 marzo 2015) Sindache, assessore e consigliere comunali del Parmense hanno accolto l’invito del presidente della Provincia Filippo Fritelli, che in prossimità della Giornata internazionale della Donna ha chiamato le Elette ad un confronto a tutto campo. Ringrazio anche la responsabile dell’ufficio pari opportunità della Provincia, Fabrizia Dalcò, per avermi invitato ad un incontro molto proficuo, con cui abbiamo fatto il punto sui diritti e sugli strumenti che le donne possono “usare” per fare passi in avanti. “La Provincia riformata mantiene tra le sue funzioni la promozione delle pari opportunità e intende quindi porsi come ente di coordinamento a servizio dei Comuni – ha affermato Fritelli – Intendiamo favorire un percorso fra le donne elette nel Parmense per condividere idee, competenze, scenari ed esperienze, attivando una rete permanente di amministratrici. Sappiamo che le donne mettono in politica quella passione in più che deriva dall’essersi guadagnate con maggior fatica la loro posizione.”
Esponendo i tratti salienti della legge regionale quadro Lr 6/2014, ho ribadito che l’obiettivo è la realizzazione di una democrazia paritaria e la prima innovazione introdotta dalla legge è stata la doppia preferenza, per un uomo e per una donna, che ha sostanzialmente raddoppiato il numero di consigliere nell’Assemblea regionale. Tra queste la collega Barbara Lori, già Sindaca di Felino, ha messo l’accento sulle “buone prassi” che possiamo mettere a sistema e condividere in una logica di sostegno e facilitazione; anche perché le donne hanno pagato molto duramente la crisi e continuano ad essere esposte a fenomeni di violenza. Da parte mia ho poi sottolineato l’attivazione di progetti per valorizzare il rispetto delle differenze nelle scuole, una medicina di genere attenta alle specificità del corpo femminile, la piena attuazione della Convenzione di Istanbul attraverso il Piano Triennale contro la violenza. Va modificata la comunicazione che veicola stereotipi sorpassati, ma va anche fatta una misurazione concreta dei risultati dell’azione amministrativa su donne e uomini, col “Bilancio di genere”. Importanti i contributi di tutte le amministratrici locali, che si impegnano per la coesione sociale e una società che cresca anche grazie all’inclusione delle nuove cittadine, tra mille difficoltà. L’on. Patrizia Maestri ci ha ricordato infine che l’”Italia è al 71° posto per parità di genere nel mondo ma se arrivassimo ad avere su base nazionale lo stesso 60% di donne che lavorano in Emilia–Romagna, il Pil si alzerebbe del 6-7%.”
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