sedeAssemblea(Bologna, 25 febbraio 2015) Oggi la commissione Parità e Diritti, che ha allargato le proprie competenze al rapporto con gli istituti di garanzia, ha tenuto l’audizione di Gianluca GardiniDifensore civico regionale. Al termine della discussione ho proposto ai commissari di lavorare su una Risoluzione che spinga verso la piena conoscenza e la valorizzazione di ciò che possono offrire agli Enti locali gli istituti di garanzia (Difensore civico, Garante dei detenuti e Garante dei minori ma anche CoreCom), per l’alto grado di specializzazione su cui si stanno attestando. Obiettivo, mettere a disposizione dei Comuni strumenti in grado di rafforzare la loro attività amministrativa e farla aderire alle esigenze dei cittadini, in un processo virtuoso di rilegittimazione.

simboloPosta la gratuità della difesa civica a tutela dei cittadini nei confronti della Pubblica amministrazione l’attività dell’Ufficio è destinata a crescere: alle 7-800 domande che riceveva fino al 2013, corrispondono le circa 500 protocollate nel 2014, ma per il 2015 è previsto un significativo incremento dopo la stipula di una convenzione con il Comune di Bologna. A differenza di tutti i Paesi della Ue, manca in Italia un Difensore civico nazionale e la Legge finanziaria del 2010 ha eliminato i Difensori civici comunali; al fine dunque di legittimare l’azione dell’Ufficio regionale, sembra opportuno sviluppare lo strumento delle convenzioni con i Comuni e le Unioni dei Comuni. Sono quattro le principali aree di intervento: tasse e tributiservizi pubblici localiaccesso agli atti amministrativisanità. Oltre ad alleggerire il lavoro delle Procure e dei Tribunali, l’intervento del Difensore civico – che agisce con la moral suasion, non avendo alcun potere coercitivo – sta ottenendo un’ottima percentuale di soluzioni extragiudiziali: nel 75% dei casi, la Pubblica amministrazione coinvolta si mostra ricettiva, anche riguardo agli atti non illegittimi ma inopportuni.