(Bologna, 9 febbraio 2015) In occasione del Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per ricordare la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945 e tutti i “Giusti” che si opposero al folle progetto di genocidio nazista, ho presentato una Risoluzione che impegna la Giunta Bonaccini a valorizzare la memoria della Shoah e del 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. L’abbiamo approvata a larghissima maggioranza (unica astenuta Forza Italia), poiché l’Assemblea ne ha condiviso i motivi, di estrema attualità e rilevanza. Lo stesso sanguinoso attacco liberticida che ha colpito il cuore di Parigi, la reazione di massa che ha unito il popolo europeo in un solo messaggio solidale di rifiuto della violenza, ci riporta direttamente alla lezione dei Giusti e al ruolo di prevenzione della Memoria per impedire il terrore.
La Risoluzione chiede infatti di “fare della Memoria condivisa un vero e proprio obiettivo di legislatura, coerente con i valori fondanti la nostra Comunità regionale e nazionale, gli stessi contenuti nella Costituzione volti alla prevenzione di qualunque fenomeno di intolleranza, discriminazione e prevaricazione in spregio alle libertà fondamentali.” Coerentemente, impegna sia la Giunta che l’Assemblea a confermare gli stanziamenti regionali destinati a sostenere le iniziative di conoscenza, di viaggio e fruizione dei Luoghi della Memoria, assicurando attenzione e promozione ai migliori progetti che gli Istituti storici, le associazioni resistenziali, i musei ebraici, presentano in occasione del 70° dalla Liberazione e del Giorno della Memoria. Non solo, chiediamo di arrivare ad una normativa organica in materia, perché dobbiamo realizzare politiche avanzate per una costante promozione sul territorio, per una più ampia partecipazione attiva delle donne e degli uomini che vivono in Emilia-Romagna alla evoluzione democratica del tessuto identitario, per una autentica integrazione delle persone e dei valori. Tale normativa dovrà prevedere la mappatura completa dei luoghi e soggetti della Memoria, la loro messa in rete e la loro valorizzazione culturale e turistica. Infine, la Risoluzione promuove percorsi di cittadinanza attiva su queste tematiche avendo quale interlocutore prioritario il mondo della Scuola, per un’educazione alla Memoria rispettosa dei protagonismi maschili -e femminili- che hanno contribuito alla creazione della democrazia e del nostro sistema di diritti.
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