(Scandiano, 9 febbraio 2015) Grazie alle Donne Democratiche dell’Unione Tresinaro-Secchia per aver promosso questo incontro, occasione per me ed Albertina Soliani di condividere le immagini, le emozioni e il senso politico di un viaggio indimenticabile. Nove giorni, dal 22 al 31 dicembre 2014, non bastano a conoscere un Paese ricchissimo di cultura, storia e umanità ma, grazie all’organizzazione e ai rapporti costruiti negli anni dall’Associazione per l’amicizia Italia-Birmania, abbiamo posto le basi di un rilancio delle relazioni tra Emilia-Romagna e Myanmar, di un impegno più largo e consapevole per sostenere il processo democratico e lo sviluppo sociale di quella giovanissima Repubblica.
Tra gli incontri con realtà e persone straordinarie, quello con la “Signora” della Birmania Aung San Suu Kyi, leader del partito di opposizione e Premio Nobel per la Pace, ha condensato la speranza concreta di un popolo che vive in condizioni molto difficili, ancora privato di diritti fondamentali, ma che può e vuole riscattarsi. Aung San Suu Kyi ci ha accolto nella sua residenza, dove per vent’anni è stata costretta agli arresti domiciliari dalla giunta militare. Se l’attuale primo ministro del Myanmar, grazie anche alla petizione internazionale lanciata dall’Associazione presieduta dal prof. Giuseppe Malpeli e da quella parlamentare guidata dall’On. bolognese Sandra Zampa, cambierà la norma costituzionale fatta su misura per impedire la candidabilità della Signora, si potrà realizzare una democrazia compiuta e, su queste basi, quel popolo potrà uscire dall’arretratezza e dalla povertà.
Anche la Regione Emilia-Romagna, forte della sua tradizione di cooperazione internazionale, potrà contribuire al processo di sviluppo democratico in Birmania. Con un atto di indirizzo chiederemo alla Giunta di attivare gli scambi e il sostegno necessari, di riconoscere e promuovere il lavoro umanitario di associazioni birmane guidate da altre donne eccezionali, che vedono in Aung San Suu Kyi il faro di speranza e la guida politica che riconcilierà finalmente quel Paese del sud est asiatico, così lontano… così vicino a noi.
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