(Reggio Emilia, 11 gennaio 2015) “La nonviolenza è la più grande forza a disposizione dell’umanità. È più potente della più potente arma di distruzione che l’ingegno dell’uomo abbia mai escogitato”. Le parole di Gandhi sono senza tempo ed esprimono anche lo spirito di migliaia di cittadini che, per dire no al terrorismo, affermare la pace e la libertà di espressione, hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Comune e Provincia da piazza Gioberti e sino a Piazza Prampolini. Donne e uomini reggiani accomunati ai milioni di persone che in contemporanea a Parigi, come in tante piazze democratiche d’Europa in questi giorni, hanno manifestato dopo le stragi che hanno colpito la redazione di Charlie Hebdo e altri innocenti nel cuore della capitale francese.
Questa reazione di massa, la stessa fotografia fino a poco tempo fa impensabile con i Capi di Stato d’Europa e di parte del mondo a sfilare insieme portando il medesimo messaggio di pace e solidarietà, si spiega con la natura dell’attacco terroristico di Parigi, diretto alle fondamenta culturali dell’Occidente, alle nostre conquiste più profonde. Ciò non significa affatto relegare in secondo piano e derubricare gli altri orrori di stampo jihadista che si consumano quasi ogni giorno, dalle stragi di Boco Haram in Nigeria a quelle altrettanto efferate in Pakistan o in Siria. Moltissime le matite alzate e i cartelli con la scritta simbolo #jesuisCharlie, a significare soprattutto il sentimento di essere parte della stessa comunità che rigetta il terrore e ogni forma di discriminazione che lo genera. Che difende le libertà costate in Europa immani sacrifici. E’ ora fondamentale restare uniti, per contrastare i nazionalismi xenofobi e tutti quei fenomeni di intolleranza e violenza che nulla hanno a che fare con la religione islamica. Le nostre armi sono e saranno la cultura democratica, il rispetto universale dei diritti umani e della libertà di opinione, la fermezza della nonviolenza.
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