(Bologna, 18 dicembre 2014) L’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania, presieduta dal Prof. Giuseppe Malpeli dell’Università di Modena e Reggio Emilia, da anni opera per la democrazia in Birmania, contribuendo al processo di riconciliazione e di pieno rispetto dei diritti umani. L’esperienza si ispira e prosegue l’attività dell’Associazione parlamentare Amici della Birmania costituita al Senato nella XIV Legislatura e già presieduta dalla Sen. Albertina Soliani e attualmente dall’On. Sandra Zampa. Riferimento dell’impegno dell’Associazione è Aung San Suu Kyi, personalità politica esemplare, premio Nobel per la Pace e oggi, dopo anni di prigionia, parlamentare leader dell’opposizione birmana impegnata nel completamento della democratizzazione del Paese ancora in una fase di profonda transizione.
Una nutrita delegazione composta da rappresentanti istituzionali, professionisti di tutti i campi, associazioni e liberi cittadini partirà il 22 dicembre per il Paese asiatico. Invitata da Albertina Soliani, ne farò parte anche io. A ottobre 2013 ho avuto modo di rappresentare l’Assemblea legislativa durante la cerimonia di assegnazione della laurea ad honorem da parte dell’Alma Mater ad Aung San Suu Kyi, la quale ha ufficialmente incontrato l’Amministrazione regionale nella persona di Patrizio Bianchi, in un rapporto che continua, volto a sostenere la “rivoluzione culturale” birmana ed un reciproco scambio. E’ davvero un onore partecipare ad un’esperienza che mi consentirà di consegnare la Costituzione Italiana a questa donna straordinaria, massimo esempio di protagonismo femminile al servizio della libertà e di una battaglia a tutela dei diritti umani che deve tornare al centro dell’agenda politica mondiale, ispirando le politiche di sviluppo dell’Italia in ambito internazionale. L’occasione si intreccia ad una petizione internazionale di cui sono tra i primi firmatari, promossa dalle Associazioni per l’Amicizia Italia-Birmania, volta a chiedere al Governo del Myanmar di cambiare la norma della Costituzione birmana che non consente a chi ha figli di nazionalità diversa, come Aung San Suu Kyi, di essere eletta alla Presidenza del Paese. Noi riteniamo che il suo impegno politico abbia un altissimo valore esemplare per il riscatto di un’intera nazione e, perciò, non possa essere fermato da cavilli giuridici, frutto di un approccio conservatore che è superato dal presente. L’adesione al viaggio è del tutto volontaria e autofinanziata da ciascun partecipante. Programmati anche incontri con donne e uomini della Lega Nazionale per la Democrazia (NLD), con la parlamentare Phyu Phyu Thin nelle sue case per malati di AIDS, con agricoltori, insegnanti, studenti ed esponenti della cultura e dell’economia birmana.
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