(Biblioteca della Camera, Roma, 25 novembre 2014) L’inaugurazione della mostra fotografica di Caterina Orzi “Amori dalla Cenere” – promossa dalla Fondazione Nilde Iotti sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, patrocinata da Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e dal Comune di Lampedusa e Linosa – è stata un’occasione preziosa sotto molti punti di vista. In un luogo istituzionale prestigioso abbiamo lanciato un messaggio di responsabilità e speranza nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo abbiamo fatto grazie ad un progetto femminile che si rivolge alle coscienze di tutti e che trova nell’arte “vissuta” di Caterina la chiave giusta per superare, insieme, questa forma di inciviltà inaccettabile.
Chiunque visiti la mostra, aperta a Palazzo San Macuto fino al 18 dicembre, avrà l’opportunità di vivere e condividere la sua (nostra) ricerca di un’armonia possibile. Grazie dunque a Caterina Orzi e alle amiche che hanno sostenuto con me il progetto: Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, l’On. Patrizia Maestri, la curatrice della mostra Stefania Provinciali, la responsabile PO Provincia di Parma Fabrizia Dalcò e la responsabile marketing Gazzetta di Parma Sabrina Schianchi. Ha presentato la Mostra Caterina Pes dell’Ufficio di Presidenza della Camera, in rappresentanza della Presidente Laura Boldrini. Ha aderito come testimonial anche l’avv. Lucia Annibali, presente all’inaugurazione con una video intervista e.. con il suo coraggio. Riporto di seguito il mio contributo sul Libro-Catalogo “Amori dalla cenere”:
“Il vissuto e l’Arte al servizio dell’impegno civile. Quando Caterina nel 2012 mi propose il suo lavoro Amori senza, ho visto una terribile bellezza accanto alla potenza di un linguaggio davvero universale, capace di penetrare in quella dimensione profonda dell’animo umano da cui scaturisce il meglio, al pari del peggio di noi stessi. La sua mostra diventò allora il viatico artistico di un messaggio forte di denuncia e assunzione di responsabilità che l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna scelse di lanciare: la violenza maschile contro le donne non è un “punto di vista”, ma una piaga sociale inaccettabile che va scardinata uscendo dal silenzio dell’ipocrisia e incidendo nella carne viva degli stereotipi culturali. Capita poi che i percorsi di vita si incrocino più volte in positive coincidenze. Oggi, Amori dalla cenere esprime la libertà e serenità ritrovata di un’artista che ha lavorato prima di tutto su di sé con la saggezza propria delle donne. Oggi, il nostro rapporto con Caterina e con la sua opera si arricchisce di un percorso compiuto all’interno delle Istituzioni per offrire alle donne nuove leve di consapevolezza, dignità e diritti da esigere. La legge quadro regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere, in vigore dal 27 giugno 2014, sancisce l’attuazione della Convenzione di Istanbul in Emilia-Romagna e propone al tempo stesso l’inizio di un cammino diverso che donne e uomini dovranno percorrere insieme. E’ dunque con gioia che salutiamo questa tappa importante del cammino umano e artistico di Caterina Orzi, che ci regala la bellezza inestimabile del cambiamento condiviso, proiettato costantemente sulla ricerca di una compiuta armonia tra diversi. Amori dalla cenere non rimuove il dolore né lo nasconde. Comunica la speranza concreta del suo superamento, di una rigenerazione a cui ognuno di noi contribuisce. Avv. Roberta Mori (già presidente Commissione assembleare per la Parità della Regione Emilia-Romagna)”
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