(COMUNICATO STAMPA) Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Roberta Mori (PD) è a Roma per l’inaugurazione di una mostra – Amori dalla cenere – patrocinata dall’Assemblea regionale. “Con 17 elette e la parità in Giunta l’Emilia-Romagna c’è e ci sarà per prevenire la violenza che colpisce le donne.”

palazzoregione“La Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, recepita dal nostro Paese oltre un anno fa, ci ha indicato la strada per combattere questa piaga sociale: il rafforzamento dei diritti femminili in ogni campo per un contributo paritario allo sviluppo democratico e sociale. Con la legge quadro 6 del 27 giugno 2014 la Regione Emilia-Romagna ha attuato, prima in Italia, la Convenzione e ora assistiamo ad un primo esito della legge: grazie alla doppia preferenza di genere e la parità in lista, avremo un’Assemblea più equilibrata con 17 consigliere elette rispetto alle 10 precedenti. E il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che ha condiviso questa battaglia, ha confermato il 50% di donne in Giunta.” VIOLENCECosì la neo eletta per il secondo mandato in Regione, Roberta Mori, oggi a Roma in occasione della Giornata internazionale e l’inaugurazione alla Camera della mostra “Amori dalla cenere” della parmigiana Caterina Orzi, sottolinea la necessità di rispondere coi fatti alla violenza di genere, proseguendo a tutti i livelli una battaglia che metta al centro i diritti e il protagonismo delle donne. “L’Emilia-Romagna dunque c’è e ci sarà per prevenire la violenza che colpisce le donne, – dichiara la presidente uscente della Commissione Parità e coordinatrice nazionale degli organismi P.O. regionali – noi chiediamo con forza che anche il Governo e il Parlamento facciano la loro parte: subito il piano nazionale antiviolenza previsto dalla legge c.d. sui femminicidi, costruito con il contributo delle diverse amministrazioni, delle associazioni e dei centri antiviolenza; e una nuova legge elettorale sul modello di quella emiliana per quanto riguarda l’equilibrio di genere.” Dalle ultime rilevazioni le donne che in Emilia-Romagna hanno preso contatto con i centri antiviolenza del Coordinamento regionale dal 1 gennaio al 31 ottobre 2014 sono 2.867. Le nuove accolte, che hanno subito violenza fisica e psicologica sono 2.591, le donne già in percorso 500. Sono numeri che segnano una tendenza alla crescita e confermano sia il carattere strutturale del fenomeno che la sua dimensione domestica, poiché ne sono responsabili in grandissima parte uomini a cui le donne sono (o sono state) legate affettivamente. “Ciò vale purtroppo anche per le vittime di femminicidi, una ogni due giorni in media in Italia, un dramma – sottolinea Mori – che richiede di unire tutte le competenze e le istituzioni attorno ad una strategia davvero condivisa.”

Arte, società, bellezza nella ricerca di una compiuta armonia tra diversi: sono i temi dominanti nella mostra fotografica <Amori dalla Cenere> della parmigiana Caterina Orzi, che si inaugura oggi 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nella Biblioteca della Camera dei Deputati dove rimarrà esposta fino al 18 dicembre. Nato un anno fa il progetto è stato promosso dalla Fondazione Nilde Iotti e dalla sua presidente onorevole Livia Turco, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio dell’Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna e del Comune di Lampedusa e Linosa. La collaborazione dell’artista con la Commissione per la parità è iniziata due anni fa con la mostra “Amori senza” allestita nella sede dell’Assemblea regionale.