(Reggio Emilia, ottobre 2014) “Innovazione, internazionalizzazione e formazione sono i tre pilastri della Landi Renzi. E sono i tre impegni che chiedo, a chi fa politica in Regione, di portare avanti in modo deciso per rilanciare l’economia del nostro territorio”. L’imprenditore Stefano Landi ha incontrato, nella sua azienda di Corte Tegge, la consigliera regionale Roberta Mori, candidata nelle elezioni del 23 novembre, che in queste settimane sta continuando il suo percorso di confronto tra la gente nelle piazze, con lavoratori, sindacati, associazioni, imprenditori e amministratori pubblici. “Queste tre parole d’ordine – ha detto Roberta Mori – sono al centro dell’azione della Regione Emilia-Romagna e del programma del candidato alla presidenza Stefano Bonaccini. Temi per cui ho intenzione di continuare a lavorare in una logica di collaborazione ancora più stretta tra tutti gli attori in campo”.
Concetti chiave perché oggi il sistema Reggio, come quello di tante altre province, è tenuto a galla dalla capacità di esportare, che si fonda su prodotti di qualità, realizzati da lavoratori specializzati. La Camera di Commercio, presieduta da Landi, aiuta da anni le piccole aziende a partecipare a fiere internazionali o incentiva la nascita di reti d’impresa, finalizzate alla ricerca o alla partecipazione di eventi all’estero. “In proposito – ha detto Roberta Mori – la Regione deve continuare ad accompagnare questo processo d’internazionalizzazione”.
Il nodo delle infrastrutture. Nel colloquio l’imprenditore e la consigliera hanno concordato sull’importanza delle infrastrutture. “Da quelle digitali, della banda larga, perché oggi internet è una straordinaria vetrina anche per piccole imprese che altrimenti non potrebbero proporre i loro prodotti all’estero – ha detto Landi – ma anche quelle reali, perché a Reggio abbiamo bisogno di strade e la situazione del traffico è drammatica”. In proposito la consigliera ha sottolineato “come sia prioritario realizzare collegamenti con la stazione alta velocità Mediopadana, fare la via Emilia Bis e realizzare la Cispadana, perché la competitività passa anche attraverso una mobilità adeguata e sostenibile”. La prossima legislatura si apre in un delicato processo di transizione istituzionale e di riordino del territorio, introdotto dalla legge Delrio. Per la consigliera Mori questo processo deve essere l’occasione “per favorire quelle connessioni e collaborazioni tra i territori che già esistono, incentivare processi di razionalizzazione, ad esempio nella gestione dei servizi, come con le Unioni Comunali e dove maturano le condizioni avviare le fusioni”. In proposito il presidente Landi ha sottolineato quanto sia importante anche per le aziende aggregarsi e collaborare per fare massa critica e competere. In particolare si è soffermato sul concetto di Area Vasta, “un’occasione per Reggio per lavorare di più con territori come Modena e Bologna, con i quali abbiamo tante affinità, come la meccanica, l’agroalimentare, la ceramica, il tessile, l’Università”.
“Abbiamo bisogno di tecnici”. Per quanto riguarda la formazione, un settore nel quale la Regione gioca un ruolo strategico, dalla scuola ai programmi riservati ai lavoratori o i disoccupati, Landi ha un approccio pratico e rivolto al mondo del lavoro. “Dobbiamo dire ai ragazzi delle medie che devono scegliere il loro percorso, che Reggio ha bisogno di tecnici, che siano diplomati o ingegneri: questa è la richiesta del nostro territorio. E nel futuro è auspicabile un processo di razionalizzazione e accorpamento dei tanti enti di formazione che operano nel territorio, magari con una regia regionale”. La consigliera Mori si è detta d’accordo, sottolineando come siano importanti “i programmi per incentivare le start-up e favorire l’inserimento lavorativo, le imprese femminili e giovanili” e come, in un’ottica di formazione di lavoratori altamente specializzati “sia necessario proseguire nel processo di creazione dei tecnopoli, per mettere in collegamento imprese e ricerca”.
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