(Reggio Emilia, 4 ottobre 2014) Andare da piazza Prampolini, in carrozzina o bendati, verso diversi luoghi, negozi e locali del centro per sperimentare in prima persona la disabilità e gli ostacoli a volte insormontabili che si incontrano. E’ il modo con cui FAND (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio, ha scelto di sensibilizzare le persone normodotate e in particolare gli amministratori locali e i politici nella giornata nazionale delle barriere architettoniche.
Grazie a Vincenzo Tota e Stefano Tortini, presidenti di FAND a livello provinciale e regionale, per avermi invitato ad una manifestazione “diversa” e ad una efficace provocazione, a cui hanno risposto in primis il sindaco Luca Vecchi e la sua Giunta, la consigliera comunale Annalisa Rabitti e tanti cittadini. Oltre all’abbattimento fisico delle barriere architettoniche, ancora troppo spesso presenti nelle città, occorre un impegno più ampio di tipo culturale, volto a concretizzare nei comportamenti quotidiani l’uguaglianza dei diritti e una partecipazione piena ed effettiva di tutti alla vita sociale. Nella nostra provincia circa 50mila persone sono disabili, pari al 10% della popolazione. La parità di accesso e mobilità per loro passa attraverso la consapevolezza di ognuno di noi.
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