con Enzo Lattuca, Sandro Gozi e Alessandra Moretti

con Enzo Lattuca, Sandro Gozi e Alessandra Moretti

(Cesena, Bologna, 6 luglio 2014) Numerose sono le iniziative politiche in questo periodo di Feste dell’Unità, quanto mai importanti per tenere vivo il confronto con gli elettori in momenti dominati dall’incertezza. E’ il caso del dibattito “L’Europa che vogliamo. La sfida dell’Italia alla guida del Semestre Europeo” con l’Europarlamentare Alessandra Moretti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe alle Politiche e Affari Europei Sandro Gozi e Fabrizio Landi, segretario territoriale del PD cesenate. Un’occasione per far conoscere l’avvio dei lavori e i progetti al vaglio del nuovo Parlamento europeo, dove i nostri rappresentanti sono impegnati anche a sostenere la strategia del Governo Renzi di rilancio delle politiche di sviluppo. Secondo il sottosegretario Gozi l’Italia sta già giocando il suo ruolo di traino per un’inversione di tendenza che colmi le distanze tra i Paesi e permetta l’utilizzo dei margini di flessibilità all’interno del Patto di Stabilità e Crescita.

Bologna_Moretti_6lug14Alessandra Moretti è ora componente delle Commissioni Affari giuridici e per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, in rappresentanza del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici europei. Appena nominata Relatrice del Rapporto sul congedo di maternità, è determinata a contribuire alla concreta attuazione degli indirizzi e direttive che rafforzano l’equità sociale e i diritti delle donne. Come ha sottolineato anche in serata a Bologna – all’iniziativa dal titolo “PD: idee per il futuro” promossa dall’Unione Porto nell’ambito della Festa – si sta portando avanti un lavoro di squadra ad ogni livello istituzionale, affinché il programma del Partito Democratico di riforme e di vero cambiamento diventi realtà in Italia come in Europa. E’ significativo che nel corso del dibattito con l’on. Andrea De Maria, Alessandra abbia preso l’impegno di assumere a “modello” e portare in Europa la legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere della Regione Emilia-Romagna.