(Parma, 30 giugno 2014) Un ringraziamento sincero alle Donne Democratiche di Parma per aver promosso, a pochi giorni dall’approvazione della Legge quadro per la parità, questo momento pubblico di informazione e confronto per la sua piena attuazione: da Rossella Reverberi dell’Unione comunale PD a Lucia Mirti coordinatrice provinciale, a Marcella Saccani, Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini, amministratrici locali e parlamentari che sono intervenuti e condividono il nostro impegno. Tra gli aspetti emersi nel dibattito, la portata culturale di una legge che rimette al centro la vita e gli interessi della donna con l’obiettivo di contribuire ad una società più giusta e più libera nel suo complesso. Un punto di arrivo per certi versi, se pensiamo alla lunga storia di emancipazione e conquista di diritti fondamentali da parte delle donne italiane – ricordata da Anna Cagnolati – ma al tempo stesso un inizio e una base per cambiare davvero e sconfiggere culturalmente il fenomeno della violenza, su cui le Donne Democratiche sono state protagoniste con il progetto di iniziativa popolare di cui ha parlato Emma Iovino.
Nella Legge la Regione ha un ruolo cogente e puntuale su materie come la salute e la medicina di genere, i centri e la rete antiviolenza, gli incentivi al lavoro femminile, così come sul riequilibrio nella propria normativa elettorale; si assume però precise responsabilità anche sulle materie di non diretta competenza, ne sono esempi i compiti di monitoraggio e sensibilizzazione per la presenza femminile nei CdA delle società pubbliche e quotate in borsa, o per la più corretta rappresentazione delle donne sui media. Insomma, la Legge regionale 6/2014 vivrà grazie ad un’alleanza forte tra donne e uomini, tra istituzioni, e tra queste e i soggetti sociali. Nasce per superare se stessa: permeabile ai bisogni e alla partecipazione, rende la Regione un cantiere work in progress orientato allo sviluppo paritario.
Leave A Comment