DSC_0082(Bologna, 10 giugno 2014) Presentazione alla stampa del progetto di “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”, redatto dalla commissione regionale per la Promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini  su mandato unanime di tutti i Gruppi. A rappresentare il lavoro e la volontà politica forte che sta alla base del progetto, hanno dichiarato assieme a me la presidente dell’Assemblea Palma Costi e i vicepresidenti Rita Moriconi e Mauro Malaguti. Al centro della conferenza stampa i punti qualificanti della proposta. Dunque il sistema elettorale regionale, da disciplinare in senso paritario in modo da applicarlo già nel 2015 per il rinnovo dell’Assemblea regionale; la DSC_0061cittadinanza di genere e il rispetto delle differenze a cominciare dai percorsi educativi nelle Scuole; l’appropriatezza della cura da garantire attraverso la ricerca e la medicina di genere; il lavoro e l’occupazione femminile con incentivi all’imprenditoria e alle buone pratiche; la conciliazione e la condivisione delle responsabilità sociali e di cura familiare; la rappresentazione femminile nella comunicazione e nella pubblicità; gli inediti strumenti di rendicontazione e monitoraggio del sistema paritario. Tutto il progetto di legge è orientato ad un cambiamento culturale, graduale e profondo, che mira ad una più efficace prevenzione della violenza di genere, a sua volta oggetto di più incisive misure di conoscenza e di contrasto.

Leggi la sintesi delle dichiarazioni. “Nel mondo del lavoro, nell’impresa, nelle professioni, nelle istituzioni, nei nuclei familiari e nella vita di tutti i giorni, le donne rappresentano la forza del nostro Paese e della nostra regione – ha affermato Palma Costi-. Questo, nonostante permangano discriminazioni, disparità salariali, occupazionali e di carriera, nonostante cura e assistenza rimangano in gran parte sulle loro spalle, nonostante l’informazione e il racconto pubblico della donna sia dominato da luoghi comuni e stereotipi spesso avvilenti e dannosi. Un quadro che si completa con la terribile conta, che prosegue, di casi di violenza, abuso e femminicidi. Per tutti questi motivi, come istituzioni siamo chiamati a realizzare le condizioni per una vera democrazia paritaria, e questo progetto di legge, ne sono convinta, rappresenta il contributo, importantissimo che l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna mette a disposizione della società regionale e nazionale per arrivare a reali pari opportunità. Un progetto di legge portato avanti dall’intera Commissione regionale per la Parità- chiude la presidente dell’Assemblea legislativa- a dimostrazione di un lavoro di tutti, andato al di là degli schieramenti politici, e condiviso con associazioni, centri anti-violenza, enti locali, con chiunque avesse un ruolo riconosciuto”.

“Questa legge quadro nasce da una forte volontà politica della Regione Emilia-Romagna di cambiamento e innovazione attraverso politiche di genere avanzate e strutturate- sottolinea Roberta Mori-. Il rafforzamento del ruolo sociale, politico e culturale della donna, in Emilia-Romagna come in Italia, deve essere considerato una leva di sviluppo irrinunciabile. Anche il metodo con cui si è giunti alla proposta di legge credo possa ispirare un nuovo approccio alle politiche pubbliche, grazie alla partecipazione attiva, costante e consapevole delle rappresentanze diffuse sul territorio, enti, associazioni e singoli cittadini. Troppo spesso le leggi sui diritti delle donne sono rimaste sulla carta. Il presidio democratico dei percorsi legislativi e della loro attuazione è la miglior garanzia di efficacia e utilità delle norme. È il momento dell’alleanza forte tra donne e uomini per il miglioramento della società, che passa attraverso il pieno protagonismo di tutti e tutte in nome di una vera democrazia paritaria. La legge- chiude la presidente della commissione Parità- consolida il ricco sistema di azioni positive, progettualità territoriali e introduce nuovi strumenti regionali quali il bilancio di genere, la Conferenza delle elette, l’Osservatorio sulla violenza di genere, che garantiranno un monitoraggio continuo trasparente e continuo dei progressi ottenuti oltre che dati puntuali di genere, oggi difficilmente reperibili. Questo progetto di legge, nella sua trasversalità e complessità, confidiamo possa contribuire a prevenire e contrastare il terribile fenomeno della violenza contro le donne, presente in qualsiasi società che ancora non ci rispetta”.