(Reggio Emilia, Teatro municipale Valli) Grazie all’Ordine dei Medici di Reggio Emilia per avere organizzato lo scorso 11 aprile, assieme alla Federazione nazionale, questo convegno multidisciplinare dall’impostazione innovativa, che ha permesso di condividere approcci medici, sociali e psicologici della violenza di genere. Il riferimento alla semeiotica contenuto nel titolo è anche la chiave offerta a medici e altri professionisti per cogliere, far emergere e prevenire le forme di violenza nei vari contesti di vita. Con il patrocinio di Comune, Provincia, Regione e “Profess@Re al femminile”, il seminario è stato introdotto dalla d.ssa Maria Brini e ha visto interventi qualificati in campo giuridico e sanitario. Importante la partecipazione dell’assessore Carlo Lusenti, che ha rappresentato il sostegno socio-sanitario e il lavoro sempre più trasversale della Regione per le vittime di violenza.
Per parte mia ho argomentato la necessità di inserire in un quadro di norme legislative cogenti il sistema di prevenzione, assistenza e accoglienza delle donne che vivono questi drammi, sia rafforzando la rete dei centri dedicati e l’integrazione della loro attività col sistema pubblico dei servizi, sia intervenendo sul versante culturale, educativo e dei diritti esigibili. Il convegno ha focalizzato tra l’altro i costi sociali ed economici della violenza di genere, enormi rispetto alle risorse spese per la prevenzione e il contrasto. Ancora una volta emerge con nettezza l’insufficienza delle pur necessarie misure penali e repressive, ad esempio contro i femminicidi, per superare un fenomeno che riguarda tutti e dunque richiede la collaborazione di tutti, un investimento serio del sistema pubblico con stanziamenti adeguati e, non ultima, la formazione degli operatori sanitari, scolastici e delle forze dell’ordine per cogliere in tempo i segnali della violenza.
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