(Bologna, 25 marzo 2014) Secondo dati aggiornati almeno il 69 per cento degli italiani ha subito attacchi informatici, il 51% dei computer è infestato da virus e ben il 10% della popolazione è stata vittima di truffe online, in 4 casi su cento con furto di identità. Ad aggravare il quadro vi è la progressiva diffusione in Italia del fenomeno del cyberbullismo, tanto che dati diffusi dal Miur ci dicono che uno studente italiano su quattro compie o subisce atti di prevaricazione via web, e il 78 per cento di adolescenti che hanno commesso suicidio sono stati vittime di bullismo sia a scuola che on line.
Una Risoluzione che ho presentato oggi in Assemblea affronta il fenomeno sollecitando in primo luogo un investimento sui presidi territoriali della Polizia postale e delle telecomunicazioni, sia per il contrasto dei reati informatici, sia per la prevenzione di comportamenti a rischio. L’atto di indirizzo evidenzia che nel documento nazionale sulla spending review rientra, oltre ad altre misure di risparmio, anche la proposta di chiudere i dipartimenti specializzati in reati informatici della Polizia postale e delle telecomunicazioni, in particolare i presidi di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì-Cesena, Ferrara, Ravenna e Rimini. Rilevo come al contrario sia indispensabile essere all’altezza delle sfide tecnologiche, investendo su coloro che presidiano la frontiera digitale e sull’unicità delle funzioni svolte dal personale di polizia preposto. Insomma, l’esigenza di risparmio e contenimento della spesa pubblica non può avvenire con tagli lineari ma secondo priorità di sistema. L’identità digitale è l’orizzonte più innovativo dell’evoluzione della cittadinanza e non possiamo trascurarlo.
La Risoluzione chiede dunque al Governo nazionale di rafforzare l’azione di tutela dei minori riguardo ai contenuti presenti in Rete ed ai comportamenti adottati nell’utilizzarla, i meccanismi di protezione della privacy e dei rischi a cui sono esposti, nonché di tutelare il diritto all’identità digitale dei cittadini e delle cittadine italiane senza intrusioni o interferenze, promuovendo tra le nuove generazioni un uso positivo della Rete e la conoscenza diffusa dei meccanismi di sicurezza e degli strumenti di tutela esistenti. Si chiede, pertanto, alla Regione Emilia-Romagna di “rendersi parte attiva in tutte le sedi preposte, compresa la Conferenza Stato-Regioni, per la concreta realizzazione” degli obiettivi individuati, oltre al sostegno delle esperienze di rilievo regionale di prevenzione e contrasto all’hackeraggio, cyberbullismo, ecc. in collaborazione e con il supporto di Co.re.com., Garante dell’Infanzia e Adolescenza, Difensore civico e Ufficio scolastico regionale.
Hanno sottoscritto la Risoluzione i consiglieri PD Tiziano Alessandrini, Marco Carini, Thomas Casadei, Marco Monari, Rita Moriconi, Beppe Pagani e Anna Pariani, Monica Donini e Roberto Sconciaforni di FdS, Franco Grillini del Gruppo Misto-Libdem, Manes Bernardini della Lega Nord e Enrico Aimi, Andrea Leoni, Fabio Filippi di Forza Italia.
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