(Bologna, 18 marzo 2014) La presidente della onlus CuraRe Deanna Ferretti e i coordinatori del progetto medico-scientifico “M.I.R.E. Ospedale Maternità Infanzia Reggio Emilia”, Antonella Messori dell’Ausl reggiana e Martino Abrate dell’Azienda ospedaliera SMN, sono intervenuti all’audizione congiunta convocata dalle commissioni Politiche per la salute e Parità. Le consigliere e i consiglieri hanno potuto così conoscere meglio un progetto di valenza regionale e oltre, che punta alla creazione di una struttura interdisciplinare dedicata alla donna e al bambino. L’associazione CuraRe ha rappresentato le iniziative di grande qualità che sta promuovendo dal 2012 per sostenere, con una raccolta fondi che la presidente Ferretti conta di completare a fine 2014, la progettazione esecutiva del nuovo centro ospedaliero integrato.
L’obiettivo cui stanno lavorando insieme e con determinazione le Aziende USL e Ospedaliera è quello di rispondere a nuovi bisogni, valorizzando ruoli professionali e rivedendo l’insieme dell’organizzazione sanitaria che si prende cura delle donne e dei neonati. Un obiettivo che richiede di dare vita a una nuova struttura, anziché limitarsi a una semplice ristrutturazione degli spazi dell’Arcispedale Santa Maria Nuova; ripensare gli spazi servirà proprio a favorire la migliore integrazione fra accoglienza e assistenza, formazione continua degli operatori e ricerca clinica. All’aumento della natalità soprattutto tra gli immigrati, sono andati associandosi una maggiore complessità socio-sanitaria, più nascite premature e gravidanze patologiche (e conseguenti problemi in età pediatrica), che si sommano ai cambiamenti in atto nella struttura familiare. Ciò richiede agli operatori sanitari competenze sempre più specialistiche, da integrare con quelle relazionali, nell’ottica di una “umanizzazione” e personalizzazione dei servizi. I due coordinatori scientifici del progetto hanno parlato della prospettiva di garantire la migliore continuità assistenziale e l’integrazione tra ospedale e territorio reggiano; il M.I.R.E. dovrà diventare un centro di riferimento nella rete assistenziale del Servizio sanitario regionale. Sono intervenuti ad esprimere apprezzamento, sostegno e la convinzione che questa esperienza possa avere una valenza nazionale oltre che regionale, la presidente della Commissione Salute Monica Donini e i consiglieri Thomas Casadei, Marco Carini e Marco Barbieri.
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