7marzo_presentazione(Bologna, 7 marzo 2014) Di scena in Regione uno spettacolo lieve su un fenomeno naturale e censurato. Che c’entra molto con i diritti delle donne. Quest’anno, in Assemblea regionale, abbiamo festeggiato la Giornata internazionale della Donna con Marinella Manicardi, autrice, attrice e regista bolognese, nella sua interpretazione di “Corpi Impuri”, spettacolo buffo sulle mestruazioni, spunto non banale per riflettere sui diritti delle donne e sul ruolo della politica per realizzarli alla pari. In platea con le lavoratrici e i lavoratori della Regione, c’erano tra gli altri la presidente Palma Costi, il presidente Vasco Errani, la capogruppo PD Anna Pariani.

7 marzo_plateaok“Questo fenomeno assolutamente naturale, che più naturale di così non si può, è tra i più censurati e come per la morte, la malattia, il sesso, è sottoposto a censura linguistica. … Cose, periodo, regole, marchese, fino ad arrivare a quella paziente che non parlando benissimo l’italiano, diceva al ginecologo: – Ah sgneur dutour, a io, ho le, al me, le mons, al mostruosi!!!” . Nel testo brillante della Manicardi il linguaggio e gli stereotipi sul corpo delle donne si intrecciano alle loro condizioni di vita: “se avevi le mestruazioni non potevi fare praticamente nulla. Ma mettiamo che vuoi fare la conserva di pomodoro: andrà a male, la crema: impazzirà, la maionese? diventerà acida. Se ti appoggi all’albero tutte le mele ti cadranno in testa!”. Ma cosa c’entrano gli stereotipi, le censure religiose, le ipocrisie culturali sulle mestruazioni con la politica? C’entrano eccome! Perché persino poter disporre di assorbenti è stata una conquista, tardiva. Perché separare la sessualità dalla procreazione è stata una delle grandi rivoluzioni della storia, che ha modificato profondamente la vita delle donne, e degli uomini. E poi, ancora, “se la legge sulla parità di salario in Italia, legge poco applicata, è solo del 1977, c’entra. Se in Italia sono le donne a laurearsi con il massimo dei voti e sono loro che troveranno meno lavoro, c’entra. Se i referendum sul divorzio e sull’aborto sono stati vinti anche con i voti delle donne e degli uomini cattolici, c’entra. Se fino al 1981 esisteva in Italia il delitto d’onore che permetteva a un uomo di ammazzare impunemente una donna per gelosia, c’entra. Se solo nel 1996 lo stupro da delitto contro la morale, praticamente impunibile, è diventato crimine contro la persona, c’entra. Se la più frequente causa di morte violenta, per le donne, in Italia è l’omicidio da parte di padri, mariti, fidanzati, ex-mariti, ex-fidanzati, c’entra.”

7 marzo_CostiMoriManicardiUna bella mattinata di riflessione e divertimento, un modo non banale di coinvolgere sui temi di genere le lavoratrici e i lavoratori della Regione, che hanno applaudito a scena aperta la Manicardi al termine dello spettacolo. L’evento, che è stato fruibile anche attraverso la diretta streaming su tutti i computers e ai colleghi non udenti con lo scorrimento del testo alle spalle dell’artista, ha avuto una bella conclusione: l’esibizione del coro CRAL della Regione Emilia-Romagna CantER, con alcuni brani del repertorio popolare dedicati alle donne di ieri e… di domani.