Roberta Mori con la ex Viceministra alle Pari Opportunità, Cecilia Guerra

Roberta Mori con la ex Viceministra alle Pari Opportunità, Cecilia Guerra

(Bologna, 3 marzo 2014) In vista della discussione sulla riforma di legge elettorale che riapproda domani alla Camera, la coordinatrice degli organismi di Pari Opportunità delle Regioni italiane, Roberta Mori, si appella con forza alle Parlamentari che hanno firmato in modo trasversale gli emendamenti per il riequilibrio di genere, e a tutti i Deputati, affinché si arrivi alla loro approvazione. Le presidenti delle commissioni parità si dicono preoccupate per i segnali poco incoraggianti che vengono da Roma su questo fronte. “Dopo un inizio assai promettente con la nomina paritaria di ministre in incarichi importanti, il presidente Renzi ha preso tutt’altra strada per i viceministri e sottosegretari e nella scelta di non assegnare, ad ora, alcuna delega o responsabilità specifica sulle pari opportunità nella squadra di governo, – spiega la presidente della Commissione per la piena parità tra donne e uomini dell’Emilia-Romagna – un segnale a nostro avviso molto negativo, che significa il mancato investimento in un vero cambio di passo per il Paese.”

Camera“Qui non si è ancora capito che le politiche di genere rappresentano un’innovazione necessaria allo sviluppo economico e sociale, – sottolinea la Mori – ecco perché chiediamo al governo di cambiare verso per davvero e non a chiacchiere; e chiediamo a tutti i Parlamentari, nel passaggio cruciale delle riforme e della nuova legge elettorale, di cogliere l’occasione per mettere la nostra democrazia al passo coi tempi, verso una rappresentanza finalmente paritaria, che è già legge per i Comuni.” “Rinnoviamo l’appello anche per un voto palese della Camera sugli emendamenti relativi all’alternanza di genere “uno a uno” e al 50% di capilista donne, così – conclude la coordinatrice nazionale – toccheremo con mano il grado di coerenza e consapevolezza delle e dei nostri rappresentanti.”