(Bologna, 21 gennaio 2014) “Nell’attuale discussione sulla nuova legge elettorale, tornata opportunamente alla ribalta politica e mediatica, è del tutto assente il tema del riequilibrio di genere della rappresentanza.” Questa la denuncia della Conferenza nazionale delle presidenti degli organismi di pari opportunità regionali che, per voce della coordinatrice Roberta Mori (presidente Commissione Parità della Regione Emilia-Romagna), sollecita “un immediato impegno delle forze politiche e istituzionali a inserire nelle varie proposte di normativa una forma di incentivo all’accesso del genere sottorappresentato, in piena coerenza con il dettato costituzionale.”
“Il principio paritario uomo-donna nella rappresentanza elettiva è ben presente nel nostro ordinamento e a livello comunale, dove è stato applicato, ha già dato buoni frutti – sottolinea Roberta Mori – “Sarebbe davvero grave se la riforma elettorale per il Parlamento, di cui tanto si discute per rispondere finalmente alle esigenze di cambiamento, non tenesse conto di questa innovazione necessaria alla qualità della nostra democrazia.” Per ottenere il risultato, la Conferenza Nazionale degli Organismi regionali di Pari Opportunità si rivolge alle forze politiche attualmente impegnate a trovare un accordo, chiedendo fin da ora un’audizione sul punto alla Commissione Affari costituzionali della Camera, dov’è incardinato l’inizio dell’esame della riforma il 27 gennaio prossimo.
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