Polivalente(Bologna, 5 dicembre 2013) Le molestie in ambito lavorativo sono una forma di violenza che provoca disagio, perdita di salute, calo di produttività. Negli ultimi anni sono aumentate anche in Emilia-Romagna le denunce di molestia e le Consigliere di parità regionali hanno organizzato un Seminario di approfondimento in Assemblea. Introdotto da Rosa M. Amorevole, che mi ha affidato le conclusioni, hanno partecipato tra gli altri l’avvocata Tatiana Biagioni e il rappresentante FILT CGIL Daniele De Maria. Un questionario diffuso in collaborazione con CGIL sia in ambienti a prevalenza maschile sia in altri contesti di lavoro, ha permesso di raccogliere circa 800 testimonianze. Ne emerge una realtà preoccupante, dove il 79% delle lavoratrici e in generale il 54% dei lavoratori privati e pubblici subisce comportamenti indesiderati – più o meno gravi – a connotazione sessuale.

SemionarioMolestie_5dic13Nel ribadire che la violenza va affrontata culturalmente e giuridicamente, i dati raccolti stimolano ognuno a fare la propria parte: le Istituzioni nel promuovere e disciplinare azioni di contrasto alle discriminazioni e l’adozione di piani per il benessere lavorativo; le aziende a farsi carico del problema adottando misure di prevenzione, azioni positive e controllo al loro interno. Una considerazione è opportuna sul ruolo delle Consigliere di Parità, che si fanno carico di sempre più compiti, in prevalenza a tutela delle persone e seguendo innumerevoli procedure di conciliazione, a fronte di un’indennità simbolica (e mortificante) di 16 euro lordi al mese. Penso che queste importanti figure di pubblico ufficiale che, per conto dello Stato, garantiscono tante lavoratrici nei loro diritti, vadano sostenute. Come stiamo chiedendo in sede ministeriale e di conferenze nazionali, è urgente rendere maggiormente efficace la tutela delle donne attraverso una riforma di tutti gli organismi di parità, dove le competenze siano meglio distribuite, semplificate e trasparenti per la cittadinanza.