(Budrio, Novi di Modena, Castel San Pietro Terme, Rubiera, Reggio Emilia 24-29 novembre 2013) Moltissime quest’anno le iniziative pubbliche in Emilia-Romagna per riflettere sulle cause della violenza di genere e sulle strategie più efficaci per contrastarla, con uno sguardo critico ma costruttivo verso le nuove norme nazionali. Nell’impossibilità di citare tutte le amministratrici e le protagoniste degli incontri a cui ho partecipato, lasciatemi ringraziare la Consulta delle Donne di Budrio, l’associazione PerLeDonne e l’Istituto Alberghiero di Castel San Pietro, l’assessorato Pari Opportunità dell’Unione Terre d’Argine, la Conferenza delle Donne Democratiche di Reggio Emilia. Ogni esperienza ed iniziativa ci ha arricchito reciprocamente e ha contribuito a diffondere consapevolezza e collaborazione attiva per realizzare le migliori politiche.
Mi soffermo brevemente su un evento formativo di particolare impegno “Le radici della violenza sulle donne: formazione e prevenzione”, promosso dalla Sindaca Lorena Baccarani di Rubiera e dall’Unione dei Comuni Tresinaro Secchia in collaborazione con l’associazione Nondasola. Ad aprirlo la presidente Sonia Masini con un intervento sull’importanza culturale del “fare rete”, poi il ruolo dei servizi sanitari tracciato dal direttore Ausl di Reggio Emilia Fausto Nicolini. E ancora, il ricercatore Mario Deriu a spiegare le difficoltà degli uomini nelle relazioni, le/i professioniste/i del Distretto sanitario di Scandiano e dei Servizi consultoriali e sociali, la partecipazione della Fondazione emiliano-romagnola vittime di reati, con gli interventi concreti già messi in campo per chi ha subito violenza.
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