(Reggio Emilia, 23 novembre 2013) Fare il punto sullo sviluppo di un progetto condiviso da tutta la comunità reggiana e regionale, questo l’obiettivo del convegno “Ospitiamo il futuro. Nascita, procreazione, cura, didattica e ricerca, il progetto va avanti” tenuto al Centro Loris Malaguzzi di Reggio Emilia. I direttori delle Aziende Usl e Ospedaliera, Fausto Nicolini e Ivan Trenti, hanno presentato i passi in avanti compiuti a partire dalla risoluzione che proposi nel 2011, approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa regionale e poi dal Consiglio Provinciale di Reggio Emilia, che impegnava le istituzioni a realizzare, nell’area del Santa Maria Nuova, un Ospedale di eccellenza interamente dedicato alle donne, al percorso nascita e ai neonati.
Se oggi la strada è in discesa, il merito va a molti: alla competente determinazione dei vertici Aziendali, allo straordinario contributo di Deanna Ferretti con la sua Onlus CuraRE, ai tanti che hanno risposto con donazioni, alla sensibilità delle/dei rappresentanti delle Istituzioni coinvolte a partire dall’assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti: “Ci impegniamo a stanziare le risorse necessarie in diverse tranche nei prossimi anni – ha dichiarato – Il progetto è valido … per la piena integrazione tra le due aziende del territorio, la non competitività rispetto a progetti di province limitrofe, le competenze professionali che entreranno nel futuro ospedale.” L’impegno assunto dalla Regione è stato rappresentato anche dalla partecipazione al Convegno della presidente Palma Costi e del collega consigliere di Piacenza Marco Carini, intervenuto a motivare la priorità di un progetto a favore di maternità ed infanzia che è espressione di una comunità in movimento, che guarda al futuro. E di futuro parla il nome scelto per l’Ospedale fra le 178 proposte pervenute grazie al concorso di idee bandito da CuraRE Onlus. La giuria di cui ho fatto parte ha scelto l’acronimo MIRE – Maternità Infanzia Reggio Emilia – proposto dalla studentessa di ingegneria Cristina Neviani di San Martino in Rio.
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