image_large(Bologna, 31 ottobre 2013) Novantanove milioni e mezzo di euro per l’economia emiliano romagnola, di cui oltre 10 milioni alla provincia di Reggio Emilia. A tanto ammontano le risorse di Comuni e Province sbloccate oggi dalla Giunta regionale grazie alla legge del 2010 sul patto di stabilità territoriale. Senza l’intervento della Regione queste risorse che gli Enti locali hanno in cassa non si sarebbero potute utilizzare, perché vincolate dalle norme statali in materia di patto di stabilità. Si tratta ancora di risposte concrete ai bisogni dei territori: i Comuni possono essere attori della ripresa economica solo se, oltre a pagare i debiti della pubblica amministrazione, sono nelle condizioni di promuovere nuovi investimenti. Ricordo che tali risorse, sommate alla prima tranche della scorsa primavera pari a 158 milioni di euro, fan sì che nel 2013 ammontino a 257 i milioni di euro che complessivamente gli enti locali dell’Emilia-Romagna potranno usare. La stessa legge regionale sul patto di stabilità ha permesso di tenere sul territorio e sbloccare già 300 milioni di euro nel biennio 2010-2012, tutte risorse che altrimenti sarebbero state risucchiate dal debito pubblico nazionale.

Di seguito il riparto fra i Comuni della provincia di Reggio Emilia

BAGNOLO IN PIANO

625.843,44

BIBBIANO

551.315,60

CADELBOSCO DI SOPRA

230.127,08

CAMPEGINE

132.580,91

CASALGRANDE

596.424,38

CASTELNOVO NE’ MONTI

826.805,11

GATTATICO

152.211,41

MONTECCHIO EMILIA

697.259,00

POVIGLIO

244.815,95

QUATTRO CASTELLA

708.570,47

RAMISETO

40.000,00

REGGIO NELL’EMILIA

3.629.855,32

RUBIERA

487.300,30

SAN POLO D’ENZA

105.497,51

SANT’ILARIO D’ENZA

341.540,25

SCANDIANO

675.213,89

TOANO

50.000,00

VETTO

150.341,55

VILLA MINOZZO

26.752,55

 

 

Totale Euro

10.272.454,70