(Bolzano, 20 settembre 2013) Nell’ambito del progetto Interreg IV Italia-Austria “Donne che decidono”, la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna delle Provincia autonoma di Bolzano hanno organizzato un convegno dal titolo che è anche una equazione politica ben precisa: “Più donne, più democrazia!”. Ad aprirlo due videomessaggi delle europarlamentari elette in Alto Adige, assenti dal convegno in quanto impegnate nella campagna elettorale in Germania e in Austria. Invitata dalla presidente P.O. Ulrike Oberhammer, ho portato un contributo in merito all’influenza del sistema dei mass media su una cultura diffusa che ancora discrimina pesantemente le donne e che, insieme ad altri fattori sociali, ne impedisce la piena partecipazione politica.
Bastano pochi numeri per evidenziare il gap: oggi la TV resta la prima fonte di informazione per circa il 60% degli italiani, ma la percentuale di politici uomini che compaiono sugli schermi Rai è al 98,21% è, le donne intervistate nei TG non superano il 14%. Emblematico è il caso dei femminicidi assurti recentemente agli “onori” della cronaca, perché se da un lato è ovviamente un bene che i media ne parlino, dall’altro il fenomeno viene rappresentato nella sua valenza emergenziale e non strutturale, con numeri non testati da un Osservatorio dedicato (ne chiediamo con forza l’introduzione), con l’immagine della donna sempre e soltanto “vittima”. Sconfiggere gli stereotipi è un obiettivo tanto necessario quanto complesso, che le istituzioni devono prefiggersi con metodo.
Sappiamo che soltanto una compiuta democrazia paritaria determinerà il vero cambiamento sociale e culturale che serve a prevenire la violenza di genere, attraverso politiche per l’occupazione femminile, per la parità retributiva, per un’equa condivisione delle responsabilità familiari, per la rappresentazione corretta della donna. Ecco perché ci battiamo a favore di puntuali correttivi democratici e misuratori di uguaglianza che, uniti al metodo del mainstreaming di genere, ci porteranno al superamento delle “quote rosa” e ad attuare finalmente i principi fondamentali della nostra Costituzione. Per concludere: la Provincia autonoma di Bolzano, a sua volta prossima alle elezioni, ha messo al centro l’impegno delle elette – in seconda istanza di tutti gli eletti! – a promuovere efficaci politiche di parità in un contesto avanzato… ma comunque bisognoso di slancio.
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