ReggioDonne_30lug13(Reggio Emilia, 30 luglio 2013) Nel giardino del circolo PD Reggio 7 si è analizzato il fenomeno della violenza e delle discriminazioni di genere partendo dalle emozioni, dal vissuto individuale, dalle esperienze personali di donne e uomini accomunati dal desiderio di trovare un perché, oltre a soluzioni concrete. Un perché alla violenza, all’arretratezza culturale, all’inerzia colpevole di una politica distratta dal sacro fuoco del “benaltrismo”… quante volte e su quanti esempi di inciviltà ci sentiamo dire che i problemi sono ben altri! In realtà il riconoscimento e la tutela dei diritti della persona, il contrasto alla violenza, sono fattori di progresso che hanno un peso socialmente, economicamente, culturalmente valutabile. Chi ha potere decisionale deve rivedere le priorità, e le battaglie che stiamo conducendo per una maggiore, più incisiva partecipazione femminile nelle istituzioni ha esattamente questo obiettivo.  

DonneREok_30lug13Dal confronto è emerso anche un disagio degli uomini presenti, che hanno rappresentato il senso di vergogna di appartenere a un “genere” capace, per mero possesso, di usare la propria forza fisica sino ad uccidere. Non a caso esperienze importanti di trattamento psicologico e sanitario degli autori di violenza si stanno affermando in Emilia-Romagna, sempre e comunque in un’ottica di prevenzione che deve vedere impegnati al massimo livello la scuola, le agenzie educative, i mezzi di comunicazione. Tra i contributi, la vicepresidente dell’Associazione Nondasola Silvia Iotti ha letto alcune frasi significative di donne vittime, che sono partite da sé per trovare una via d’uscita e al termine del loro percorso si sono ritrovate… libere.