(26 luglio 2013) Un mese denso di incontri sul tema più caldo e drammatico, quello della violenza e dei femminicidi, cogliendo l’opportunità delle Feste PD per portarlo sempre più all’attenzione dei cittadini assieme alle proposte per affrontarlo. San Polo di Torrile, Imola, Correggio, Campagnola Emilia, Filo di Argenta, Rimini sono alcune delle tappe – altre ce ne saranno ad esempio nell’ambito di Festareggio – di questo “giro della consapevolezza” che arricchisce chi è chiamato a parlare come chi ascolta. E spesso i ruoli si invertono.
Le sei audizioni che la Commissione Parità regionale ha svolto tra maggio e giugno, i tanti altri confronti dentro e fuori le istituzioni, hanno confermato che c’è un mito potente e “maschilista” da sfatare: la parità acquisita. Dobbiamo prima di tutto rendere consapevoli donne e uomini delle disparità reali e sostanziali di cui le donne, in Italia e nel mondo, sono vittime; ancora oggi, in un tempo nel quale non è più di moda parlarne e pochi casi di successo (apparente) nascondono le innumerevoli discriminazioni in atto. Ne consegue che per superare la violenza contro le donne la politica deve andare ben oltre la denuncia e il mero contrasto e fare appieno il suo mestiere per prevenirla, sul fronte culturale e quello istituzionale/legislativo.
In sintesi, questo significa attivare politiche – correttivi – di genere ad ogni livello, in un quadro di norme coerenti che offra alle donne piena cittadinanza, diritti esigibili e opportunità di contare alla pari in tutti gli ambiti sociali. Significa coniugare il tema della prevenzione a quello della repressione, la dimensione culturale a quella normativa, fino ad affermare nella società italiana il valore del rispetto reciproco e dell’uguaglianza quale motore di crescita sociale, democratica ed economica. Significa, infine, unire su tale strategia le istituzioni tra loro e con le associazioni e parti sociali. Solo così cancelleremo il volto antico del dominio maschile, le ragioni delle discriminazioni e della violenza.
Ciao, scrivo questo commento convinta che non sono certo più informata di te ma l’esperienza e le conoscenze lavorative, la cronaca parla ancora oggi di molestie alle donne nei luoghi di lavoro perciò proprio il coordinamento da te voluto tra istituzioni e parti sociali (sindacati e associazioni imprenditoriali) è indispensabile.