(Bologna, 23 luglio 2013) Nel primo dei tre giorni di Aula convocati, abbiamo discusso e approvato l’assestamento di metà anno del bilancio 2013-2015. La manovra cade nel periodo di recessione più drammatico e sconta anche il rigore della finanza pubblica nazionale, vale a dire, in primo luogo, il vincolo stretto del patto di stabilità interno e il fatto che ora al netto delle tasse automobilistiche e delle addizionali regionali, tutta l’imposizione fiscale alimenta lo Stato centrale. Tale sostanziale mancanza di autonomia – denunciata in ogni modo da Regioni ed Enti locali – determina inevitabili riduzioni nella capacità di spesa della nostra Regione e la necessità di scegliere ciò che è prioritario.
Sul versante dei servizi, è prioritario garantire la Sanità pubblica, a cui vanno altri 78 milioni di euro di cui 18 per investimenti; lo è il sistema dei trasporti, che non subisce cali nonostante le minori entrate; lo è ad esempio il sostegno, confermato, alle politiche abitative. Sul piano del contrasto alla crisi economica e occupazionale, abbiamo condiviso con le parti sociali l’assoluta urgenza di misure in bilancio per la crescita, la stessa urgenza e determinazione che pretendiamo a livello nazionale da questo governo delle larghe intese. Positiva dunque la conferma delle risorse destinate alle attività produttive e lo stanziamento aggiuntivo di 18 milioni a ricerca, innovazione e credito alle imprese.
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