fondazione(Bologna, 11 luglio 2013) La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati ha deciso un sostegno concreto per aiutare il figlio di Tiziana “Titti” Olivieri, la donna assassinata a Rubiera dal proprio compagno nella notte tra il 19 e il 20 aprile 2012. La deliberazione è stata presa su richiesta del Comune di Rubiera e la Sindaca Lorena Baccarani, insieme alla direttrice della Fondazione Lucia Biavati, questa mattina ha incontrato la nonna del bimbo per informarla della decisione e consegnarle il contributo.

fiaccolataTittiE’ una buona notizia. Soprattutto perché dimostra come il lavoro comune e la collaborazione autentica, tra le istituzioni e tra queste e le comunità di cittadini, sia un’arma potente contro le violenze e per non lasciare sole le persone che ne sono vittime. Istituzioni e soggetti sociali, insieme, potranno fare moltissimo anche per realizzare l’obiettivo più importante: la prevenzione. Stiamo lavorando proprio per rafforzare questo fronte, sottolineato dalla stessa Sindaca Baccarani nella lettera indirizzata ieri alla vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e a me per conoscenza, dove ha espresso apprezzamento per lo strumento della Fondazione voluto dalla Regione e per la nostra presenza attiva sul territorio, volta a sensibilizzare – e responsabilizzare – sulla piaga dei femminicidi. Insieme, riusciremo a cambiare le cose anche dal punto di vista normativo e ad affermare, finalmente, la cultura del rispetto, della libertà personale e dei diritti paritari.

La Fondazione per le vittime dei reati, che ha sede a Bologna nella Regione Emilia-Romagna, è presieduta dal senatore Sergio Zavoli e vede la partecipazione di Regione, Province e Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna. Nei suoi primi otto anni di vita ha portato aiuto in 158 casi di pesanti violenze consegnando alle vittime contributi per oltre 1,5 milioni di euro.