(Bologna, 2 luglio 2013) Via libera all’unanimità in Assemblea legislativa alla proposta di legge regionale di iniziativa del collega Beppe Pagani, volta a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, le sue ricadute personali e familiari, il danno sociale legato all’aumento nella popolazione della patologia di dipendenza correlata. Le misure prescritte nei 9 articoli della legge definiscono i principi e gli strumenti per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio in collaborazione con istituzioni scolastiche, enti locali, aziende sanitarie locali, terzo settore e associazioni. Sono ad esempio individuate misure sanitarie di carattere sperimentale e iniziative di diagnosi, cura e riabilitazione da parte delle Ausl. La Regione rilascerà inoltre il marchio ‘Slot freE-R’ ai gestori che scelgono di non installare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo. In ogni caso i gestori, all’interno delle sale da gioco, saranno tenuti ad esporre un test di verifica per una rapida autovalutazione del rischio di dipendenza, oltre a tenere depliant informativi sui servizi di assistenza.

Parliamo di un problema molto grave ed esteso, come dicono i numeri: nel 2011 6,4 miliardi spesi nel gioco d’azzardo in Emilia-Romagna (1.840 euro pro-capite). In Italia i miliardi sono 79,9, con due milioni di giocatori a rischio patologico e costi sociali che si stimano in 6,6 miliardi, a fronte dei 7 miliardi di entrate fiscali. Con un ordine del giorno approvato sempre all’unanimità abbiamo perciò chiesto al Governo nazionale di aggiornare i Livelli essenziali di assistenza, con lo stanziamento di risorse dedicate per l’effettiva attuazione da parte di Regioni ed Enti locali di politiche socio-sanitarie di assistenza alle persone affette da questa patologia; e di maggiorare la tassazione sul gettito derivante dal gioco lecito, in particolare sulle nuove forme di gioco telematico. Altri punti importanti della nuova legge: i Comuni possono dettare previsioni urbanistico-territoriali in ordine alla localizzazione delle sale da gioco; e potranno disciplinare gli elementi architettonici, strutturali e dimensionali delle sale da gioco e delle relative pertinenze. Previsti corsi di formazione per il personale operante nelle sale da gioco corsi di formazione predisposti dall’Ausl.