(Meknès, 14-15 giugno 2013) Non posso che essere grata agli amici della comunità marocchina emiliano-romagnola e in particolare a Faik Azeddine (Unione Democratica delle Associazioni dei Marocchini in Italia – UDAMI) e a Hamid Bichri (Organizzazione Marocchina per lo Sviluppo la Solidarietà e i Diritti in Italia – OMSSDI) per avermi offerto l’opportunità di portare la mia esperienza di amministratrice locale a Meknès nell’ambito del Forum National de la Ville.
L’occasione è stata il Convegno patrocinato dall’ONU Les politiques urbaines et le droit à la ville: regards croisés, a cui ho partecipato su invito del presidente FNV Mustapha Merizak, assieme a rappresentanti di città e regioni non solo del Marocco ma di molti paesi tra cui Spagna, Palestina, Belgio, Tunisia e Senegal. Al centro degli interventi i diritti esigibili dei “vecchi” e nuovi cittadini, le politiche che servono all’integrazione sociale nei contesti urbani, le pari opportunità di accesso a servizi essenziali quali la sanità e l’istruzione così come alle nuove tecnologie e ad uno sviluppo economico di qualità. Per realizzare progressi duraturi, qualunque sia il paese di riferimento, occorre una cultura della partecipazione democratica che responsabilizzi cittadini e governanti; e occorre che tale cultura sia paritaria, a partire dal genere.
Se ad esempio in Italia il tasso di occupazione femminile salisse dal 46% al 65% (che è la percentuale degli uomini occupati), avremmo un aumento del PIL di oltre il 13%. Ecco perché l’empowerment femminile non è una rivendicazione di parte, ma un contributo sociale ed economico indispensabile alla crescita, oltre i confini. Dopo il mio intervento e quello della rappresentante del governo di Montréal Rabia Chaouchi, che ha spiegato le buone pratiche di genere nella città canadese, il dibattito ha affrontato in particolare i diritti delle donne, fino alla proposta avanzata dalla senatrice belga Fatiha Saidi e accolta con entusiasmo dall’assemblea: un Forum transnazionale di scambio e condivisione delle politiche paritarie, che divulghi periodicamente i progressi concreti ottenuti nei territori aderenti.
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