(Reggio Emilia, 1° Maggio 2013) Eravamo circa in tremila a sfilare in Città al corteo del Primo Maggio e poi a raggiungere Piazza della Vittoria. Una Festa del Lavoro non lieta e non facile quest’anno, nel periodo più drammatico per l’occupazione dall’inizio della crisi economica, con un disagio sociale forte in tutto il Paese e le inevitabili, naturali contestazioni di chi non vede il proprio futuro. Che ci piaccia o meno, il nuovo Governo ha il dovere di aprire prospettive di crescita e dare risposte immediate a chi non riesce più a vivere di un lavoro che manca o è troppo precarizzato, un’urgenza dettata anche dalla necessità di evitare altre violenze, di cui fanno le spese – lo abbiamo visto – solo onesti lavoratori.

Sul palco sono intervenuti la segretaria della Cisl Margherita Salvioli, il segretario della Uil Giuseppe Rossi e Carla Cantone, della segreteria nazionale dello Spi Cgil. Quest’ultima ha dedicato la manifestazione ai carabinieri feriti nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi e ha sottolineato come sia intollerabile la mancanza del diritto al lavoro, sia che riguardi gli esodati, i precari di ogni età o chi è costretto a chiudere la propria attività imprenditoriale. Ci auguriamo che la ritrovata unità sindacale non sia soltanto la risposta temporanea ad un’emergenza, ma una strada aperta per gli anni a venire a garanzia dei lavoratori e dei loro diritti.