(Bologna, 18 aprile 2013) “Le italiane a Bologna”, il bel libro curato da Fiorenza Tarozzi ed Eloisa Betti, è un mosaico di voci e storie di donne che percorrono tutti i 150 anni dall’Unità d’Italia ed evidenziano un protagonismo femminile fatto degli stessi valori che cerchiamo di ritrovare in questo travagliato presente: la spinta unitaria, la solidarietà, la tensione al cambiamento democratico. Tale riflessione è stata al centro della presentazione del volume nell’Aula Magna di S. Cristina, introdotta e moderata dalla presidente UDI di Bologna Katia Graziosi, a cui ho partecipato assieme alle curatrici e alla prof.ssa di Storia contemporanea dell’Università di Bologna Dianella Gagliani. L’iniziativa è stata promossa anche dal Centro delle Donne Città di Bologna-Biblioteca italiana delle Donne.

Presenti e determinanti in ogni fase della nostra Storia, dal Risorgimento alla Resistenza al nazifascismo e ancora ad esempio negli anni ‘70, le italiane hanno conquistato con grande fatica una fetta di libertà e di tutele sociali a beneficio di tutti, donne e uomini da nord a sud del Paese. Dal loro impegno – che traspare nitido nelle tante vicende bolognesi raccontate – sono sempre scaturite trasformazioni positive: più libertà contro i soprusi e dunque più diritti al e nel lavoro, per l’istruzione e l’infanzia, per la salute. Lo spirito combattivo delle donne può essere, come è stato, soffocato o taciuto o imbrigliato, ma riemerge sempre nelle situazioni più difficili. E’ così anche adesso e ne è un sintomo la forte presenza femminile nel nuovo Parlamento. La legge regionale per la parità che stiamo costruendo si avvarrà delle migliori esperienze di pensiero&azione delle donne e cercherà prima di tutto di valorizzarne la storia, per un futuro migliore.